INTRO RIASSUNTO: IL FU MATTIA PASCAL
Se ti hanno assegnato il riassunto de Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, ma non riesci a finire il libro o non sai come fare a scrivere un riassunto breve ma anche dettagliato, che non ometta nessuna parte saliente dei vari capitoli, sei nel posto giusto perché in questo articolo troverai tutte le indicazioni per impostarlo in maniera perfetta con il nostro aiuto. Prima di iniziare però ti diamo qualche indicazione importante per inquadrare il romanzo, di cui potrai servirti per impreziosire ulteriormente il tuo riassunto breve sul libro. Il fu Mattia Pascal è uno dei primi romanzi di Luigi Pirandello ed è uno dei libri di maggior successo dello scrittore siciliano. Pubblicato nel 1904 è, ad oggi, una delle opere più conosciute, studiate e amate del Novecento. La storia è senza tempo, attuale e moderna. Noi consigliamo sempre di approfondire il contenuto del libro, di leggerlo e cercare di immedesimarsi nella storia, ma se sei pieno zeppo di compiti, non riesci a portare a termine la lettura e ti serve un piccolo aiuto per fare i compiti, ecco il riassunto dettagliato del Fu Mattia Pascal.
Ecco per te un quadro completo della Vita, del pensiero e le opere di Luigi Pirandello
( Foto: Edizioni Oscar Mondadori)
IL FU MATTIA PASCAL RIASSUNTO: Mattia diventa Adriano
Mattia Pascal vive a a Miragno un immaginario paese della Liguria, insieme alla sua famiglia. Quando con il fratello Roberto entra in possesso dell’eredità del padre, che in vita era riuscito ad accumulare denaro grazie al gioco d’azzardo, decide, insieme al resto della famiglia, di fare amministrare la somma a Batta Malagna che, però, si rivela ben presto un disonesto. Mattia e Roberto, dal canto loro, sono entrambi poco attenti alle sorti economiche della famiglia e non si preoccupano minimamente delle magagne che l’amministratore compie derubandoli dei loro soldi: sono troppo impegnati a divertirsi per occuparsi della loro eredità.
La situazione peggiora quando Mattia compromette la nipote dello stesso Malagna mettendola incinta. Costretto a sposarla con un matrimonio riparatore e senza soldi a causa della cattiva gestione dell’eredità paterna, è costretto, suo malgrado, a lavorare presso una biblioteca e a vivere con la moglie a casa dei suoceri. La vita in quella casa è terribile, soprattutto a causa della presenza di sua suocera, che non ha per niente stima di Mattia. La vita matrimoniale con la sua sposa è davvero un inferno e la perdita delle due figlie amplifica il distacco tra i due.
Mattia decide quindi di partire. Sceglie come meta Montecarlo per tentare di arricchirsi al gioco, via facile e poco sicura, e la fortuna gira dalla sua parte quando vince un’ingente somma di denaro alla roulette. È l’occasione per riscattarsi. Pascal decide quindi di ritornare a casa, più ricco e più consapevole, per cambiare in meglio la sua vita.
Sulla strada del ritorno verso il paese, però, accade l’impensabile: legge su un giornale che a Miragno è stato ritrovato il corpo, in evidente stato di decomposizione e quindi davvero irriconoscibile, di un suicida e tutti hanno pensato che fosse lui. Mattia Pascal è morto. In un primo momento lo stupore lo assale ma un’idea gli fa immediatamente cambiare prospettiva: questa è l’occasione giusta per fuggire da quella vita piena di frustrazione e miseria.
IL FU MATTIA PASCAL RIASSUNTO BREVE: la vita di Adriano
Mattia è deciso a dare una svolta alla propria vita, che considera inconcludente e poco felice e perciò, cogliendo questa occasione caduta dal cielo, sceglie per sé il nuovo nome di Adriano Meis, convinto di poter sfuggire ad ogni miseria e a tutte le insoddisfazioni che lo affliggono.
Trascorre il primo periodo viaggiando tra Italia e Germania, e alla fine si trasferisce a Roma, prendendo una casa in affitto dal signor Paleari. Ben presto si accorge che la sua nuova vita ha dei limiti pesantissimi, causati dal fatto di non esistere veramente. Tutte le convenzioni sociali gli sono precluse: non ha documenti d’identità, subisce un furto e non lo può denunciare e soprattutto non può sposare la figlia del proprietario di casa, di cui si è innamorato. Adriano non esiste e Mattia si ritrova più frustrato di prima. Decide così di abbandonare la nuova identità e inscena un suicidio. Con questo trucco in grao, di nuovo, di mistificare la realtà, Mattia riprende la sua vecchia, e unica, identità reale venendo al mondo una seconda volta come Mattia Pascal.
IL FU MATTIA PASCAL RIASSUNTO: CONCLUSIONE. Il ritorno di Mattia
Pascal torna nel suo paese natio ma trova una situazione completamente diversa da quella che aveva lasciato: sua moglie, si è risposata e ha avuto una figlia con Pomino, un suo vecchio amico. Tutto è cambiato, la gente del paese è andata avanti mentre lui era intento a crearsi una nuova vita e questo che determina il suo isolamento: ormai Mattia Pascal non può più riprendersi ciò che era suo perché intorno a lui l’assetto sociale che regolamenta l’esistenza lo ha depennato da tempo. Il nome e il cognome, la famiglia, il matrimonio, che sono cardini della vita di ognuno, per lui non sono punti fissi. Di solido a Miragno c’è solo la sua tomba, o meglio, la lapide di quell’uomo morto di cui aveva approfittato per cambiare vita, con inciso il suo nome sopra. Non ha più niente ed è per questo che è condannato a riprendere il suo impiego di bibliotecario, vivendo ritirato in una vita solitaria con un’unica distrazione: fare visita, di tanto in tanto, alla sua tomba!
IL FU MATTIA PASCAL COMMENTO
Nello scrivere un commento de Il Fu Mattia Pascal, per prima cosa è importante cogliere alcuni aspetti del libro: il romanzo è incentrato fortemente sulla costruzione dell’identità di Mattia Pascal, il protagonista, e della sua seconda vita nei panni di Adriano Meis. Pirandello sceglie proprio il suo punto di vista per la narrazione delle vicende dando vita ad un racconto soggettivo in cui si materializza la perdita delle certezze tipica del Novecento. Una volta guardate dal punto di vista di Mattia/Adriano, infatti, le cose appaiono relative come mai era successo in un romanzo. La continua trasformazione di un mondo in divenire è infatti immortalata fin dal titolo in cui il verbo essere è coniugato al passato remoto: Fu! Mattia Pascal, infatti, racconta le vicende della propria vita che lo hanno portato ad essere il “fu” di sé stesso.
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