LA PATENTE DI LUIGI PIRANDELLO: RIASSUNTO DELLA NOVELLA
Ti serve urgentemente il riassunto della novella La patente di Luigi Pirandello perché non hai proprio avuto il tempo di leggerla e ora sei nei guai? Nessun problema, abbiamo pensato preventivamente che potesse servire per fare i compiti richiesti dal prof e abbiamo riassunto noi questa novella, così tu potrai leggere la nostra sintesi e risolvere tutti i tuoi problemi.
Prima di iniziare però vogliamo darti qualche informazione su La patente, pubblicata nel 1911 e poi confluita nella raccolta Novelle per un anno è una novella in cui i temi trattati sono tipicamente pirandelliani. Si tratta di uno scritto che avrà tantissima fortuna al punto che Pirandello lo rielaborerà in una commedia in un atto unico. Chiarchiaro, il protagonista, verrà poi interpretato da Totò nel film ad episodi Questa è la vita (1954).
Bene, dopo questa premessa necessaria, iniziamo con il riassunto de La Patente.
RIASSUNTO LA PATENTE DI LUIGI PIRANDELLO: IL GESTO DELLE CORNA
I protagonisti de La patente sono il giudice D’Andrea e Rosario Chiarchiaro, un impiegato del monte dei pegni che, a causa della sua nomina di iettatore, ha perso il lavoro. L’uomo, denigrato e isolato dalla società, ha poi denunciato due giovani che al suo passaggio avrebbero fatto il tipico gesto anti jella, quello delle corna in sua direzione, per allontanare la sfortuna.
Il giudice D’Andrea si trova a dover giudicare un fatto abbastanza paradossale: lui, da tutore della legge e da uomo razionale, non può credere all’esistenza della sfortuna, ma allo stesso tempo deve vagliare i fatti senza tener conto che Chiarchiaro, a causa delle malelingue del paese, non solo ha perso il posto di lavoro, ma addirittura non riesce a far sposare le figlie, e questa nomea implica danni e emarginazione per la sua intera famiglia, che è costretto a tenere al sicuro a casa.
LA PATENTE DI LUIGI PIRANDELLO, RIASSUNTO: IL PROCESSO
La situazione è davvero assurda e si aggrava ancora di più quando Chiarchiaro è convocato in tribunale per dare la sua versione dei fatti. L’uomo si presenta vestito da iettatore e invoca con forza un processo. Non solo: reclama di poter ottenere un riconoscimento – una “patente”, appunto – del suo status di portasfortuna. Chiarchiaro spiega che se il mondo gli ha imposto, suo malgrado, una maschera, lui è in grado di accettarla e farla sua, come in una recita teatrale, ed è disposto persino ad andare fino in fondo pur di ricavarne il giusto tornaconto economico.
La beffa del protagonista ai danni della giustizia raggiunge il suo apice con un colpo di scena finale: Chiarchiaro fa crollare a terra la gabbia di un povero cardellino dimostrando esplicitamente il proprio potere, e di conseguenza l’urgente necessità della “patente” ufficiale di iettatore.
Dopo l’analisi dell’uomo, il giudice D’Andrea, attonito e sconcertato, non può che acconsentire: Chiarchiaro sarà per tutti un menagramo e tragicomico impiegato comunale, persino stipendiato purché non causi il malocchio al resto della cittadinanza.
PIRANDELLO: RIASSUNTI DELLE NOVELLE
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- Luigi Pirandello: Vita, opere e poetica di Luigi Pirandello.
- Pirandello, frasi e citazioni
- Saggio breve su Pirandello svolto
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- La carriola di Luigi Pirandello: riassunto della novella
- Il treno ha fischiato: riassunto della novella di Pirandello
- Ciaula scopre la luna: riassunto della novella di Pirandello
PIRANDELLO: RIASSUNTI DEI ROMANZI
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(Foto: Questa è la vita, courtesy of Fortunia Film)
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