SAGGIO BREVE SUI TERREMOTI
Ti hanno assegnato un saggio breve sui terremoti? Non disperare, siamo qui per darti tutto l’aiuto che ti serve perché sappiamo bene che è un argomento molto difficile da trattare in quanto si può spaziare in vari campi. In più è una tematica purtroppo sempre attuale per cui è molto semplice perdere il filo del discorso tra mille riflessioni. Per evitare di incappare in questo inconveniente, è meglio seguire un ordine e, quando possibile, vagliare bene i documenti che solitamente vengono proposti nella traccia e che permetteranno di centrare la tematica trattata e di organizzare meglio lo svolgimento dell’elaborato!
Noi abbiamo svolto il saggio breve sul terremoto in generale, in modo da poterlo utilizzare in base ai documenti e in modo tale che lo svolgimento possa tornarti utile anche per scrivere per un tema o un testo su questo argomento. Ricordiamo che per fare un saggio breve perfetto, l’importante è sempre leggere bene tutti i testi proposti e citarli accuratamente durante lo svolgimento. Iniziamo, ecco il saggio breve sul terremoto che ti proponiamo.
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SAGGIO BREVE SUI TERREMOTI: TRACCIA SVOLTA
Ora possiamo iniziare: leggi bene tutti i testi proposti e citali accuratamente durante lo svolgimento.
- Saggio breve sul Terremoto. Titolo: L’uomo a confronto con la Natura: i terremoti in Italia, secoli di devastazione.
- Terremoti, saggio breve Consegna: Rivista storica
SAGGIO SUI TERREMOTI: introduzione
I terremoti sono catastrofici eventi naturali non a caso chiamati anche scosse telluriche, dal latino Tellus, la divinità romana della terra. La terra che trema all’improvviso provoca una scia dolorosa di morte e danni al territorio. L’immagine dei nostri giorni è quella di Madre Natura che carica di soprusi si ribella all’azione prevaricatrice dell’uomo, ma i terremoti sono ovviamente sempre esistiti ed è anche a causa di questi fenomeni che il mondo, così come oggi lo conosciamo, si è trasformato.
SAGGIO BREVE SUI TERREMOTI: svolgimento
Negli ultimi anni si sono verificati violenti terremoti in varie parti della nostra penisola, come all’Aquila, in Emilia Romagna, e più recentemente nel centro Italia. In effetti, l’Italia è costituita, da un punto di vista geologico, dalle due dorsali delle Alpi e degli Appennini, alte montagne che scendono progressivamente verso le pianure.
È una terra piuttosto giovane, e perciò ancora in assestamento, il che comporta, purtroppo, il continuo rischio di terremoti. Il nostro bel Paese, tra due falde sempre in movimento nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica, ha subito sin dall’antichità questi movimenti disastrosi della terra, che i latini chiamavano terrae motus (movimento della terra). Sono molti i casi registrati dagli storici latini e medioevali, a testimonianza dell’intensa attività sismica del territorio italiano. Così come nei secoli a seguire, sempre negli stessi posti che oggi sono molto studiati da questo punto di vista e accertati come zone calde, dove i sismi hanno maggiore intensità e violenza.
Nel corso dei secoli, infatti, sono tantissimi i terremoti di cui abbiamo notizia certa e che si sono verificati nelle zone ad alta sismicità, come quelle dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra le attuali Regioni di Umbria, Marche, Toscana, e la Romagna, ma anche il sud Italia dove, per curiosità storica, si è verificato quello che al momento si ritiene il peggior terremoto in Italia. Si pensa che il terremoto Il terremoto più distruttivo in Italia è stato quello di Messina del 1908 magnitudo pari a 7.1 che causò 80.000 vittime, alla pari di quello del 5 dicembre 1456 che interessò una vastissima area dell’Appennino meridionale, comprendente il Sannio, il Matese e l’Irpinia settentrionale causando circa 30.000 morti. Rimane memoria, ammantata di leggenda, di eventi catastrofici: uno avrebbe causato persino la separazione della Sicilia! Abbiamo comunque moltissime notizie storiche di tempi abbastanza recenti, e in particolare dalla seconda metà del XVI secolo. Si ricorda il grande sisma del 1632, in concomitanza con un’eruzione del Vesuvio; e una serie terribile di eventi che colpirono il Meridione nello stesso XVII secolo, come il terremoto della Calabria dell’8 giugno 1638, e nel seguente, come il terremoto dell’Aquila del 1703 e molti altri che culminarono nel sisma del 1783, che rase al suolo gran parte della Calabria e molte altre zone meridionali.
Più recentemente, dannosi e intensi sono stati i sismi Terremoto del Friuli del 1976, Terremoto dell’Irpinia del 1980, Terremoto dell’Aquila del 2009, Terremoto dell’Emilia del 2012 e quello che ha colpito il centro Italia nel 2016. Il problema maggiore è che la nostra Nazione ha un tessuto urbanistico composto in buona parte di piccoli borghi antichi, ricchissimi perciò di st
oria e opere d’arte, ma esposti al pericolo e urbanisticamente non molto ordinati. Ciò comporta ulteriori rischi, cui si aggiunge la difficoltà di prestare soccorsi, quando le zone colpite sono impervie e isolate. La domanda sorge spontanea a questo punto: cosa fare?
SAGGIO BREVE SVOLTO SUI TERREMOTI: conclusione
Con i dati alla mano, ben 500 terremoti distruttivi hanno interessato l’Italia e il numero è altissimo se si considera che in tutto il Mediterraneo centrale nel II millennio ci sono stati 1.300 sismi distruttivi. Numeri da capogiro che però non bastano a smuovere la macchina burocratica italiana. È obbligatorio porsi il problema della prevenzione, l’unica arma efficace in queste situazioni di pericolo perché come si sa, ancora non ci sono modi scientifici accertati per prevedere i terremoti, ma esistono criteri e tecniche per la costruzione di edifici capaci di resistere, e che comunque consentano di salvare, in caso di sisma, le vite umane. Esistono tecniche e leggi, anche se non sempre vengono rispettate.
Occorre quindi prestare attenzione a questo aspetto del problema, e preparare per tempo le contromisure. Così si può, se non impedire i danni, almeno limitarli e soprattutto non esporre a rischio le persone. E se la storia può e deve insegnare qualcosa, è arrivato il tempo di agire.
I TERREMOTI: TRACCE SVOLTE PER IL TEMA DI ITALIANO
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