Una ragazza di 16 anni sta affrontando una situazione critica a seguito della bocciatura (la seconda negli ultimi due anni) agli esami di riparazione. Dopo aver affrontato due bocciature consecutive, infatti, la legge le impedisce di iscriversi nuovamente nella sua scuola precedente. Il tutto ha avuto inizio nel giugno del 2022, quando la studentessa aveva avuto l’insufficienza in latino e matematica. Ma come si è giunti fino a qui? Lo vediamo di seguito.
Bocciata per due anni consecutivi agli esami di riparazione
Gli esami sostenuti nel giugno 2022, come anticipato, non erano andati bene. Ma la famiglia della studentessa aveva chiesto il trasferimento della figlia in un’altra sezione della stessa scuola, e la giovane ha avuto la possibilità di ripetere il primo anno. Ma è al termine di questo che si è ripresentata la stessa difficoltà. La ragazza, a conclusione dell’anno scolastico, ha riportato due insufficienze da colmare nelle materie di inglese e scienze naturali. E, come era già successo, non ha superato gli esami di riparazione di settembre. Di conseguenza, è stata bocciata per il secondo anno consecutivo.
L’esito è arrivato a meno di una settimana dall’inizio delle lezioni, cosa che ha contribuito ad impedire alla studentessa di potersi iscrivere ad un’altra scuola, in quanto il termine utile era già scaduto. Alla luce dei fatti, quindi, rischia di dover interrompere gli studi per un intero anno. Ovvero di saltarlo del tutto.
Adesso rischia di saltare l’anno
Ma cosa ha causato questa complicata situazione? Si tratta delle disposizioni del decreto legislativo 297/1994. L’articolo 192, comma 4, recita così:
Una stessa classe di istituto o scuola statale, pareggiata o legalmente riconosciuta può frequentarsi soltanto per due anni. In casi assolutamente eccezionali, il collegio dei docenti, sulla proposta del consiglio di classe, con la sola componente dei docenti, ove particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con deliberazione motivata, l’iscrizione per un terzo anno. Qualora si tratti di alunni handicappati, il collegio dei docenti sente, a tal fine, gli specialisti di cui all’articolo 316.
La norma, in sostanza, limita l’iscrizione alla stessa classe di un istituto per un massimo di due anni consecutivi. Se in un primo momento la famiglia aveva sperato nel superamento degli esami di riparazione, e per questo aveva temporeggiato nella scelta di una nuova scuola alternativa nei tempi previsti dal Ministero, l’esito inaspettato, ha causato una situazione di particolare complessità.
Nonostante abbiano cercato di procedere con l’iscrizione presso vari istituti, nessuno sembra essere in grado di accogliere una nuova alunna in ritardo. Adesso, la paura di dover saltare l’intero anno è sempre più forte, e la ragazza si trova nello sconforto. La madre ha lanciato un appello ai dirigenti scolastici delle scuole che si trovano nella zona di residenza della giovane, che abita nel Comasco. Spera che un preside comprensivo possa farsi avanti ed offrire un’opportunità alla figlia, che è desiderosa quanto mai di continuare gli studi.
Leggi anche:
- Nessun posto al liceo per lei: a meno di un mese rischia di rimanere senza scuola
- Troppo giovane per diplomarsi a 16 anni, la scuola la iscrive d’ufficio al quarto anno
- Classi pollaio: alle superiori sono l’8%, il Ministro Bianchi: “Falso problema”