Dello studente 16enne del liceo “Alessandrini” di Abbiategrasso che aveva aggredito la sua professoressa di storia con un coltello da caccia ne avevamo parlato solo qualche giorno fa. Torniamo a trattare l’argomento, oggi, perché è stato bocciato. Il ragazzo, come previsto dal regolamento della scuola (che prevede l’allontanamento degli studenti dall’istituto a seguito di reati perseguibili per legge) era stato espulso, e attualmente si trova recluso nel carcere Beccaria. Il Consiglio di istituto, nel mentre, ha deciso all’unanimità di escluderlo dallo scrutinio finale, impedendo di fatto il suo proseguimento all’anno successivo. Ma la famiglia non ci sta, e fa sentire le proprie ragioni. Vediamo cosa ha dichiarato.
Lo studente che aveva aggredito la sua prof è stato bocciato
Padre e madre dello studente sono stati colti di sorpresa. Nonostante la condotta del figlio, non si aspettavano una bocciatura in considerazioni dei voti conseguiti dal ragazzo. L’unica insufficienza riportata, è stata infatti quella in storia, la materia insegnata dalla docente aggredita. Pertanto, la famiglia ha annunciato che presenterà un ricorso attraverso il proprio avvocato. A dire di più in merito è stato proprio quest’ultimo, Stefano Rubio, che al Corriere della Sera ha dichiarato che il ragazzo aveva ottenuto una media del 9 in fisica e dell’8 in matematica.
Secondo l’uomo, la decisione del consiglio di istituto – che peraltro non è formato dai soli insegnanti del ragazzo – è stata una mossa eccessivamente cautelativa da parte della scuola. Ad “influenzare” diversamente questa decisione sarebbero potuti essere alcuni fattori. Ad esempio, il fatto che il ragazzo non sarebbe comunque tornato a frequentare quell’istituto. E che la sua bocciatura e l’allontanamento renderanno più difficile un futuro inserimento in classe, specialmente considerando che dovrà condividerlo con compagni più piccoli di età.
La famiglia presenterà ricorso
Secondo la famiglia, che ha affidato il suo pensiero alle parole dell’avvocato, il consiglio avrebbe potuto valutare il suo rendimento e solo successivamente decidere in merito alla sua espulsione. Facendo le dovute differenze tra il rendimento scolastico e la condotta. Il ragazzo si trova in questo momento ad affrontare un percorso psicologico nell’ambito del quale continua ad essere monitorato. La stessa professoressa che era stata aggredita aveva espresso la mancanza di rancore nei confronti del ragazzo, augurandogli di ritrovare presto equilibrio e tranquillità. Alla luce di tutto questo, la famiglia ha deciso comunque di non arrendersi presentando apposito ricorso contro la bocciatura.
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