Bonus 1500 euro scuole paritarie: la proposta del Governo
Secondo la bozza della nuova Legge di Bilancio, dal 2025 le famiglie che hanno un reddito ISEE fino a 40mila euro viene riconosciuto un voucher, “spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria“, per un importo annuale massimo pari a 1.500 euro per ogni studente frequentante, per un finanziamento totale fissato massimo a 65 milioni annui. Questo è quanto prevede emendamento firmato dal deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola, che fissa anche il finanziamento complessivo massimo a 65 milioni annui di euro. In caso di approvazione da parte dell’Aula, servirà, in ogni caso, un decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito per attuare la misura.
La polemica
Se da una parte il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sembra favorevole a questa ipotesi, come ha fatto sapere all’Ansa: “Il governo è ben consapevole della importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie. Stiamo riflettendo su questo argomento importante e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili“. Al contrario in una nota gli esponenti Movimento 5 Stelle in Commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato sembrano contrari a favorire l’iscrizione dei ragazzi alle scuole paritarie, invece di aiutare la scuola pubblica: “Pensavamo che con i tagli alla scuola pubblica ed ai posti in organico del personale scolastico in questa manovra si fosse già toccato il fondo, ma con gli emendamenti della maggioranza si sta iniziando a scavare. Il messaggio che stanno dando è fin troppo chiaro: da un lato con le misure di Valditara e proposte come queste affossano la scuola pubblica, dall’altro foraggiano quelle private sia direttamente che indirettamente incentivando le famiglie ad iscrivere lì i propri figli per avere il voucher“.
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Cos’è una scuola paritaria?
La scuola paritaria è una scuola non statale che svolge un servizio pubblico ed è inserita nel sistema nazionale di istruzione. Per gli studenti, la regolare frequenza della scuola paritaria costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione. Quest’ultimo punto è fondamentale perché invece le scuole private non possono rilasciare titoli di studio aventi valore legale né attestati intermedi o finali con valore di certificazione legale con la sola frequenza; è necessario sostenere un esame di idoneità al termine di ogni percorso scolastico. La scuola paritaria quindi può essere privata e non, ma a differenza della scuola pubblica non è istituita direttamente dal MIUR e non è gestita dallo Stato, ma da associazioni ed enti privati.