Brexit: quando entra in vigore? - StudentVille

Brexit: quando entra in vigore?

Brexit: quando entra in vigore?

Brexit: l’entrata in vigore

Il termine Brexit si riferisce all‘uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Si tratta di una decisione che non è stata presa subito ma è passata prima da un referendum tenutosi nel 2016. Oggi vogliamo parlare dell’entrata in vigore e delle conseguenze che porterà sull’Inghilterra stessa e su tutti gli altri paesi europei. La voglia di uscire dall’Unione Europea non è un fatto recente, i conservatori inglesi si sono sempre dimostrati poco favorevoli all’obbligo da parte dell’Inghilterra di dover versare contributi all’Unione, mettendo in primo piano la questione politica dell’immigrazione che avrebbe portato a dei grandi disagi in Gran Bretagna.

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Brexit: quando entra in vigore?

Come vi abbiamo accennato, la Brexit è una vicenda che interessa la Gran Bretagna e l’Unione Europea che dura da anni. Dopo il referendum del 2016 il popolo inglese si è espresso a favore dell’uscita e il 31 gennaio 2020 è stato l’ultimo giorno di permanenza nell’Unione Europea per l’Inghilterra. Questo anno sarà un anno di transizione e non mancheranno le conseguenze per tutti gli europei che si trovano in Inghilterra e per gli inglesi che si trovano in altri paesi europei.

Brexit: l’anno di transizione

Per tutto il 2020 per poter continuare a vivere nel Regno Unito, è necessario fare domanda all’EU Settlement Status Scheme, con cui si otterrà il diritto a risiedere in modo permanente in UK. Per ottenere lo status bisogna fare domanda prima del 31 dicembre 2020 e la condizione è di risiedere, dimostrandolo, in UK da prima di quella data. Per poter entrare per la prima volta in Inghilterra, dal 2021, sarà necessario il permesso di soggiorno che verrà concesso dimostrando di avere una vantaggiosa offerta di lavoro e di essere in grado di parlare molto bene l’inglese.

Brexit: cosa accarà dal 2021?

Come già anticipato il visto di lavoro, dopo la Brexit, potrà essere concesso solo ai richiedenti, europei e non, che abbiano un minimo di 70 punti. I punti verranno attribuiti soltanto a chi avrà già in mano offerte di lavoro da 25mila sterline l’anno in su, titoli di studio specifici, come Phd, qualificazione per settori con carenza occupazionale nel Regno Unito e conoscenza dell’inglese.

 

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