Si è conclusa, fortunatamente, con solo tanto spavento la disavventura che ha coinvolto 70 studenti che si trovavano su un bus a Sandrà (in provincia Verona). Qui, a seguito del malore dell’autista dell’autobus, il mezzo è finito fuori strada, andando a fermarsi in un vigneto. L’uomo, secondo quando riportato su La Repubblica, si sarebbe accorto di sentirsi poco bene, e avrebbe anche cercato di accostarsi. Ma non è riuscito a fermare completamente il mezzo, che non ha concluso la sua corsa andando a finire in un campo adiacente la strada.
Bus finisce in un vigneto
I fatti sono avvenuti ieri mattina, 22 settembre, intorno alle sette. Un autobus di linea dell’Atv, servizio scolastico 440 che parte da Lugagnano di Sona e percorre il basso lago con destinazione gli istituti scolatici di Bardolino, e diretto a Garda, è finito in via Silani, poco prima di Sandrà. Le motivazioni sono state chiare fin dai primissimi istanti. L’autista, conscio di sentirsi male, previdentemente ha rallentato per cercare di accostarsi. Ma, nonostante la prontezza della sua reazione, non è riuscito ad arrestare il mezzo. Non ha infatti fatto in tempo a tirare il freno a mano prima di svenire. Complice la strada in discesa, il mezzo ha continuato a viaggiare, seppure ad una minore velocità. Il bus, come ogni mattina, stava trasportando degli studenti diretti alle scuole di Garda e dintorni. Una volta diramata la notizia sono subito giunti i soccorsi, dalla polizia ai vigili del fuoco.
Per fortuna solo tanta paura
Fortunatamente, come anticipato, c’è stata solo tanta paura per i passeggeri, ma nessun ferito grave. Un paio degli occupanti è rimasto lievemente ferito e trasportato al vicino ospedale Magalini di Villafranca, nel reparto di Pediatria. L’autista invece, un giovane di 26 anni, è stato condotto all’ospedale di Peschiera del Garda. Non sarebbe grave. Poteva finire molto peggio: a Verona si è sfiorata la tragedia in quello che doveva essere un comune giovedì di settembre.
Nulla si può recriminare all’autista, che dalle prime ricostruzioni ha mostrato di avere prontezza d’animo riconoscendo di essere in difficoltà e cercando di fermare il mezzo per evitare ogni possibile rischio per l’incolumità dei passeggeri, in gran parte giovani studenti delle scuole superiori.
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