Tiziana Lippiello scrive agli studenti: «Condividete le fragilità, uniti si trova la forza». Sindacati e studenti chiedono più supporto psicologico.
La comunità universitaria di Ca’ Foscari a Venezia sta affrontando il tragico suicidio di una studentessa straniera di soli vent’anni, iscritta al primo anno. La rettrice Tiziana Lippiello ha rivolto un toccante appello ai suoi studenti, invitandoli a condividere le fragilità e a cercare sostegno in caso di difficoltà, sottolineando l’importanza di restare uniti per affrontare i momenti più bui. Si è così aperto un dibattito sulla necessità di intensificare i servizi di supporto psicologico e di assistenza, anche per gli studenti internazionali.
La lettera della rettrice: “Aiutateci a capirvi”
Dopo la tragica notizia del suicidio della giovane studentessa, avvenuto nella Baia del Re a San Girolamo, la rettrice dell’Università Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, ha inviato una lettera agli studenti esprimendo profondo dolore per la perdita e riflettendo sulla solitudine e la fragilità che probabilmente hanno portato la giovane a questo gesto estremo. La studentessa aveva lasciato una lettera di addio alla nonna e alla coinquilina con cui condivideva la stanza da poche settimane, accennando alle difficoltà incontrate nel processo di rilascio dei documenti necessari per continuare i suoi studi in Italia.
Lippiello ha scritto: «Penso al senso di solitudine che deve aver provato. Penso al vuoto dietro a questo gesto estremo, penso alla fragilità umana». L’invito rivolto agli studenti è chiaro: «Non abbiate paura di condividere le vostre fragilità e i momenti bui chiedendo aiuto: restando uniti è più facile trovare la forza per superarli, insieme». La rettrice ha inoltre chiesto agli studenti di aiutarla a capire come l’ateneo possa sostenere meglio chi attraversa momenti difficili, confermando l’intenzione di intensificare i servizi già esistenti: «Che cosa possiamo fare per sostenere chi attraversa un momento difficile della propria vita? Faccio appello a voi per aiutarci a capire come starvi vicini, come far sentire di più la nostra presenza anche attraverso i servizi che il nostro ateneo mette a disposizione e che ci adopereremo per intensificare».
Gli studenti e i sindacati chiedono più supporto psicologico
La tragica vicenda ha sollevato preoccupazioni all’interno della comunità studentesca e sindacale. Elia Emanuele Pizzato, rappresentante degli studenti nel senato accademico di Ca’ Foscari per Udu Venezia, ha dichiarato che il centro di ascolto psicologico dell’università è spesso sovraccarico, un segnale preoccupante di un malessere diffuso tra gli studenti. Pizzato ha anche evidenziato la frustrazione per il fatto che alla base del gesto della studentessa sembrerebbe esserci stato un problema burocratico legato al rilascio del visto per motivi di studio, un aspetto che ha ulteriormente aggravato il suo stato emotivo.
Il rappresentante degli studenti ha chiesto un potenziamento dei servizi di supporto psicologico e di quelli dedicati all’integrazione degli studenti internazionali, affinché nessuno si senta abbandonato. Anche il sindacato Cgil di Venezia, attraverso i segretari Daniele Giordano e Edina Kadic, ha sottolineato la necessità di creare una “mappa del benessere mentale” che permetta di comprendere meglio l’entità del problema e di affrontarlo con gli strumenti giusti. «Serve quantificare un fenomeno per affrontarlo con gli strumenti giusti», hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, evidenziando come il tema della salute mentale sia centrale, soprattutto per i giovani che spesso, per ragioni economiche, faticano ad accedere ai servizi necessari.
Aumento dei fondi per il bonus psicologo, ma ancora non basta
In parallelo al dibattito locale, a livello nazionale il governo ha recentemente aumentato i fondi destinati al bonus psicologo, portandoli a 12 milioni di euro. Tuttavia, per molti esperti del settore, questo intervento non è sufficiente per rispondere alle crescenti esigenze della popolazione, in particolare dei giovani. David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ha affermato che è necessaria una rete pubblica di prevenzione e supporto, con la presenza di psicologi di base e scolastici per intercettare tempestivamente i bisogni psicologici.
«Il bonus psicologo è un importante tassello, ma da solo non basta», ha dichiarato Lazzari, sottolineando l’importanza di agire in ambito scolastico per fornire agli studenti strumenti adeguati per affrontare il crescente malessere. La salute mentale è diventata una priorità per le istituzioni e i recenti avvenimenti a Ca’ Foscari dimostrano quanto sia cruciale intensificare gli sforzi per garantire un supporto adeguato agli studenti in difficoltà.