Mentre la crisi in Ucraina scatenata dall’attacco della Russia non accenna ad attenuarsi, ma anzi lascia intravvedere un peggioramento degli equilibri geopolitici globali, da Napoli si leva la voce sincera e genuina di un ragazzo, uno studente speciale, che decide di scrivere a Putin in persona per provare, con semplicità, a sensibilizzare il premier russo rispetto alle istanze della pace.
L’iniziativa singolare è partita da Fabio Cioffi, un ragazzo di 18 anni che frequenta il quarto anno dell’Istituto Alberghiero “Giustino Fo0rtunato” del capoluogo partenopeo: Fabio ha seguito l’evoluzione del conflitto sui canali di informazione e ha deciso di non rimanere con le mani in mano, ma, nel suo piccolo, di compiere un gesto che potesse essere significativo.
Uno studente “speciale” di Napoli scrive al premier Putin per chiedere la pace in Ucraina
“Passo molto tempo a leggere i giornali per tenermi sempre aggiornato sulle notizie più importanti ed interessanti come quelle sulla guerra, da cui sono molto preso. Infatti, ho fatto ricerche su internet sulla guerra, su Zelensky, su Putin e la Russia. Ho scritto una lettera a Vladimir Putin e chiedo di pubblicarla sperando che arrivi anche a lui” ha dichiarato Fabio.
Così su Napoli Today è stato pubblicato il testo della lettera che Fabio ha scritto al premier russo Vladimir Putin, nella speranza che la missiva possa essergli in qualche modo recapitata. Eccone alcuni stralci:
“Caro sig. Presidente Putin,
sono Fabio Cioffi, uno studente della scuola “Giustino Fortunato” di Napoli. Sono un ragazzo pacifico e le voglio dire che tutta questa violenza non porta a niente, le scrivo questa lettera per dire basta a questa violenza.
Lei, lo so, forse non la leggerà questa lettera, ma io le voglio dire che stiamo pregando per l’Ucraina e per il suo popolo. Sono sconvolto da quello che sto vedendo al tg e le voglio dire che sta facendo un grande sbaglio”.
Su Napoli Today un messaggio di speranza genuino da parte di un ragazzo che non si arrende alle brutture della guerra
E ancora: “spero che questa lettera le venga inviata dai suoi segretari di stato: lei è presidente da 20 anni e può capire come si ci sente a vedere uccidere persone, bambini e distruggere case su case, palazzi su palazzi. Ci sono tante persone che stano soffrendo dal dolore per quello che lei sta facendo.
Le voglio dire che si può trovare una soluzione a tutto questo, faccia la pace con Zelensky, faccia come ha detto Mario Draghi: trovi un accordo per negoziare senza versare sangue sulla gente dell’Ucraina. Le do un consiglio: stia sereno, si rilassi perché fare la guerra non porta a niente”.
Ecco dunque il messaggio di pace espresso con fiducia e spontaneità da un ragazzo che non vuole arrendersi alle brutture della guerra: l’iniziativa di Fabio potrà apparire ingenua, ma reca invece in sé una grande forza, supportata dalla speranza ineliminabile di un giovane speciale nei confronti del prevalere del bene necessario per garantire un futuro migliore all’umanità.