E’ stata riconfermata la carta del docente anche per l’anno scolastico 2022/23. Destinata a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, permette di usufruire di un contributo economico da destinare alla propria professione. La si può richiedere tramite l’apposito portale dedicato dopo essersi accreditati tramite Spid.
Carta del docente, a quanto ammonta e quando scade
Per i pochi che non lo sapessero ancora, la carta docente consiste in un bonus di 500 euro destinato alla formazione e all’aggiornamento professionale dei docenti di ruolo. E, nonostante i fondi destinati a tale contributo siano stati in parte dirottati al reclutamento di nuovi insegnanti (come ha previsto la legge 76/2022), il Governo è riuscito a mantenere inalterata la somma del contributo.
Ciò vale sia per la carta docente dell’ormai imminente anno scolastico, che per quella del prossimo, almeno a quanto è dato sapere in questo momento. Se il bonus dell’anno scolastico 2022/23 sarà spendibile fino al 31 agosto 2023, è plausibile ritenere che la scadenza per il prossimo cada il 31 agosto 2024, ma ovviamente bisogna attendere per ulteriori conferme. Chi non abbia ancora speso i 500 euro del vecchio anno scolastico entro la scadenza potrà utilizzarlo – a seguito di nuovo accredito – insieme a quello eventualmente richiesto per l’anno successivo. Ci si potrebbe ritrovare, in sostanza, con 1.000 euro complessivi a disposizione da poter spendere.
Carta del docente, cosa comprare
La somma percepita usufruendo della carta del docente permette di perfezionare l’aggiornamento professionale. Tra le cose che si possono comprare a tal fine ci sono naturalmente libri e riviste. Ma anche biglietti di ingresso per musei, eventi culturali e spettacoli teatrali o cinematografici. Nonché mostre. Oltre a vari corsi di aggiornamento, corsi di laurea o master universitari. Inclusi nella possibile spesa anche componenti hardware e software utili per la propria professione.
Gli acquisti possono essere effettuati sia presso i negozi fisici che in quelli online. Restano esclusi dalla possibilità di poter usufruire del bonus i docenti precari, ovvero i supplenti che non siano ancora diventati di ruolo. C’è da dire, però, che a seguito di ricorso effettuato da alcuni tra questi ultimi, alcuni tribunali hanno riconosciuto tale diritto anche ai supplenti. Che ci sia speranza di vederla riconosciuta di diritto anche a chi non è di ruolo?
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