Quale migliore location che una scuola per festeggiare il proprio compleanno? Del resto è estate, l’istituto è chiuso per via delle vacanze e a disposizione di un mucchio di invitati. E’ questo quello che devono avere pensato i ragazzi che hanno ritenuto di organizzare un party di compleanno nell’atrio della scuola elementare che si trova di fronte all’ingresso del comune di Castellammare di Stabia. Ma, non contenti, hanno anche deciso di condividerlo sui social, grazie al video che la festeggiata ha affidato a Tik Tok. E che, naturalmente, è diventato virale in men che non si dica.
Castellammare, party abusivo a scuola
Avendo ricevuto una segnalazione da parte delle insegnanti della succursale dell’Istituto Panzani, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli ha scritto alla commissione straordinaria guidata dal prefetto Raffaele Cannizzaro al fine di chiedere un intervento. Il party, del resto, non sarebbe potuto passare inosservato: la scuola si trova all’interno di una proprietà del comune sita proprio nella piazza principale della città e di fronte alla sede del Comando dei vigili urbani.
Si sono dette indignate le insegnanti, che si chiedono come sia possibile che nessuno sia intervenuto. E che sentono la città abbandonata a se stessa.
Agli ultimi piani dell’Istituto abitano delle famiglie dal terremoto dell’Ottanta, e non potrebbero più stare lì. Da un particolare delle foto pubblicate sui social abbiamo notato che nell’androne la porta in ferro è aperta. Quella porta e le relative chiavi sono in dotazione della scuola e dei collaboratori scolastici dunque chi ha oltraggiato la nostra scuola è qualcuno che si muove con familiarità” hanno scritto le docenti, denunciando la vicenda.
Il comune è stato sciolto per camorra
Attualmente il comune, che è stato sciolto per camorra, è guidato da una commissione straordinaria capitanata dal prefetto Raffaele Cannizzaro. Il consigliere regionale ha scritto proprio a quest’ultimo per chiedere spiegazioni oltre che un intervento. Secondo Francesco Borrelli si tratta di un episodi sconcertante “non solo perché una scuola pubblica è stata utilizzata per uso privato, ma perché è stato violato con fare camorristico un luogo votato alla diffusione della cultura e alla formazione della future generazioni, in cui l’insegnamento del rispetto delle regole e della comunità in cui si vive con le sue Istituzioni è sacro”.
A tale scopo ha inviato una nota al Comune per avere spiegazioni. E per far sì che chi ha sbagliato paghi le conseguenze delle proprie azioni.
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