CELLULARE ALLA GUIDA: LE NUOVE REGOLE
Cellulare alla guida? Se fino a poco tempo fa si chiudeva un occhio, da adesso in poi le regole si fanno più severe. Le nuove sanzioni verranno regolate dall’emendamento presentato e approvato oggi dal presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta. L’emendamento riguarda il disegno di legge sulle modifiche all’articolo 173 del Codice della Strada riguardante la distrazione provocata dall’utilizzo di dispositivi elettronici alla guida. Le pene sono molto più severe del previsto: sospensione della patente, multe e decurtazioni di punti. Scopriamo allora nel dettaglio quali sono le sanzioni previste se vieni beccato con il cellulare alla guida.
UTILIZZO DELLO SMARTPHONE MENTRE SI GUIDA: LE SANZIONI
Da adesso in poi dunque la tolleranza è 0 e chi viene sorpreso mentre usa il cellulare alla guida verrà punito con sanzioni a dir poco severe. Per prima cosa si procede con la sospensione della patente: da 1 a 3 mesi per chi viene colto il flagrante di reato per la prima volta, da 2 a 6 mesi in caso di recidiva. Per quanto riguarda invece le multe, queste vanno da 322 a 1294 euro per chi viene beccato la prima volta, da 644 a 2588 euro per chi invece viene sorpreso una seconda volta. Infine, è prevista anche la decurtazione di punti sulla patente: vengono tolti 5 punti la prima volta, 10 punti la seconda volta.
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CELLULARE ALLA GUIDA: L’EMENDAMENTO
Il primo a proporre una modifica del genere fu il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, proprio per garantire una sicurezza maggiore sulle strade. E adesso, l’emendamento è stato scritto nero su bianco, sotto la direzione del presidente della commissione Trasporti della Camera Michele Meta, nonché relatore del testo.
“Proprio oggi – spiega Meta- ho presentato, in un clima di piena condivisione, un emendamento per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore. L’innovazione tecnologica deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile, come dimostrano le norme, anch’esse contenute nella legge in esame, sull’obbligo di dispositivi anti-abbandono dei bambini. Quando invece le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali, bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa”.
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