Nel Regno Unito si sta discutendo di quella che potrebbe essere una svolta nel mondo dell’istruzione. A quanto dichiarato dalla segretaria di Stato per l’istruzione Gillian Keegan durante una conferenza del partito Tory a Manchester, i telefoni cellulari potrebbero essere definitivamente banditi dalle scuole. Questo sarebbe l’intento del governo, e andrebbe a fare parte di un pacchetto di iniziative legislative denominato “Long-term decisions for a brighter future”. Ma, allo stesso tempo, sarebbe un modo per Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito dal 25 ottobre 2022, per recuperare popolarità con il proprio partito. Popolaritò che ha perso negli ultimi mesi a causa dei continui attacchi da parte dell’opposizione. Ma cosa c’è di certo? E quando entrerà in vigore il provvedimento?
I cellulari saranno vietati nelle scuole inglesi?
Se la proposta dovesse andare in porto, le scuole di tutto il Paese verrebbero accomunate dal divieto dell’uso dei telefoni cellulari da parte degli studenti. Sebbene molti presidi abbiano già introdotto restrizioni sull’uso dei dispositivi mobili, la Segretaria di Stato per l’istruzione sta cercando di implementare una normativa più ampia, che interessi tutto il paese. Al momento non è ancora stata rivelata una data certa, ma secondo quanto riferito dalla BBC, dovrebbe avvenire a breve.
Perché si è giunti a questa scelta radicale è presto detto: riguarda i problemi legati alla presenza dei cellulari in classe. E quindi distrazioni continue, comportamenti distruttivi e bullismo, spesso correlati all’uso dei telefoni cellulari da parte degli allievi. La ministra ritiene che sia necessario affrontare seriamente questa situazione e che, per farlo, sia necessario fornire un mezzo per consentire agli insegnanti di vietare i cellulari nelle aule.
Il rapporto Unesco contro gli smartphone a scuola
La decisione è arrivata dopo gli avvertimenti delle Nazioni Unite sui rischi degli smartphone nelle scuole da un lato, e alla diffusione dei dati governativi secondo i quali circa il 30 % degli studenti delle scuole secondarie utilizzerebbe i telefoni cellulari durante le lezioni (anche quando non dovrebbe). Non è passato poi molto, infatti, dallo scorso mese di luglio, quando l’Unesco ha messo in guardia il mondo intero sui pericoli e le conseguenze derivanti dall’uso degli smartphone da parte dei giovani. In un rapporto aveva infatti raccomandato di bandirli dalle scuole per affrontare i disagi in classe, migliorare l’apprendimento ed aiutare a proteggere i bambini dal cyberbullismo.
Un esempio da seguire è la Cina, tra le prime a porre l’accento sull’importanza di mettere gli studenti al primo posto. Il continente ha infatti stabilito dei limiti per l’uso dei dispositivi digitali come strumenti didattici, limitandoli al 30% dell’intero orario di insegnamento. Di fronte all’introduzione di un simile divieto, però, non tutti la pensano allo stesso modo. Se i genitori in via generale sembrano essere d’accordo, i sindacati degli insegnanti ritengono che non sarà facile applicare un divieto generale. E’ stato Patrick Roach, segretario generale del sindacato degli insegnanti della NASUWT, a dire la propria dichiarando che: “Se il governo introduce divieti generali che sono inapplicabili, peggiorerà la crisi comportamentale, non la migliorerà”.
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