La rivincita dei ritardardatari – Cari ritardatari, questo è il momento della vostra rivincita. Siete stanchi di sentirvi ripetere "sei sempre in ritardo". Non sopportate più di essere accusati di essere superficiali e distratti? A sostenere la vostra causa arriva uno studio scientifico che confuta ogni dubbio: i ritardatari hanno una marcia in più.
Lo studio sul ritardo cronico – L'autore della nuva teoria è il dottor Salvatore Di Salvo, psichiatra e presidente dell’Associazione per la ricerca sulla depressione di Torino. Secondo i suoi studi i ritardatari avrebbero un temperamento più calmo ed equilibrato rispetto alle persone puntuali. Ciò significa che chi è sempre in ritardo è più efficiente e soprattutto più ottimista di un puntuale cronico. «Chi nasce con un temperamento ansioso – spiega di Dottor Di Salvo – è preoccupato, ha spesso paura di non farcela e, quindi, a un appuntamento cerca di arrivare sempre qualche minuto prima».
Gli studenti ritardatari – Secondo la ricerca del dottor Di Salvo, quindi, un lavoratore che non tiene sempre d'occhio l'orologio e quindi completa i propri compiti in modo rilassato e tranquillo, garantisce ottime prestazioni, rispetto a chi è solito farsi prendere dall'ansia. Possiamo quindi estere il principio all'ambito scolostico. Uno studente ritardatario è uno studente dal temperamento ottimista e serafico, alla base di buone performance a scolastiche e di ottimi voti in pagella. Occhio però a sfidare l'ida dei prof della seconda ora. In quel caso l'ottimismo gioverebbe a poco!