Coco Chanel: biografia
Gabrielle Chanel, detta Coco, nacque a Saumur in Francia il 19 agosto 1883, celebre stilista francese e vera icona femminile, riuscì a imporre uno stile tutto nuovo e a fondare con le sue forze una Maison d’alta moda che porta ancora oggi il suo nome. La sua infanzia fu una delle più tristi, perchè dopo la morte della madre, trascorse gran parte della sua infanzia in orfanotrofio, esperienza che influenzò anche la sua linea artistica. Superata l’età per stare in orfanotrofio, Coco fu mandata presso una scuola di apprendimento delle arti domestiche di Notre Dame, dopo aver compiuto 18 anni, nel 1901 iniziò a lavorare come commessa a Moulins, presso il negozio di biancheria e maglieria Maison Grampayre.
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Coco Chanel: il soprannome Coco
Durante gli anni in cui lavorava come commessa presso il negozio di biancheria e maglieria Maison Grampayre, Gabrielle si esibiva anche come cantante presso un caffè-concerto. Il soprannome Coco, pare derivi proprio dalla canzone Qui qu’a vu Coco?, in cui Gabrielle si esibiva. Proprio presso uno dei caffè-concerto Gabrielle conobbe il suo primo amante, Étienne de Balsan, che fu fondamentale per l’inizio della sua carriera, poichè la finanziò e invitò Chanel a trasferirsi presso il suo castello a Royallieu. La loro storia durò 6 anni.
Coco Chanel: le prime creazioni e l’apertura delle boutique
Nel 1909 Chanel inziò a creare cappelli, distinguendosi dallo stile del tempo, che voleva cappelli sontuosi e importanti, con enormi piume e dotati di una struttura chiamata Pompadour che ne consentiva la portabilità, propose cappellini di paglia, ornati da semplici fiori in raso o singole piume. Presso la residenza del suo amante Chanel incontrò l’uomo della sua vita, Boy Capel, un industriale di Newcastle, che esportava carbone, che la incoraggiò e finanziò il suo lavoro, anticipando i soldi per permetterle di aprire la sua boutique al 31 Rue Cambon. Qui dopo qualche tempo iniziò a vendere oltre che cappelli, anche qualche vestito o maglione. Aprì sempre grazie all’aiuto di Capel, un altro negozio nella località balneare di Deauville, che durante la guerra fu l’unico negozio di abbigliamento rimasto aperto e che offriva capi di vestiario che in quella situazione si presentavano pratici e adatti alle esigenze. Sul successo di Deauville, Chanel aprì altre boutique, a Biarritz e Parigi, raggiungendo la quota di cinque laboratori e trecento lavoranti.
Lo stile Chanel
Chanel divenne famosa per il suo stile garconne, che finalmente consentiva di liberarsi dallo stile scomodo e costrittivo della belle epoque. Il suo stile, impersonò anche un nuovo tipo di donna, dinamica e impegnata nel lavoro, che aveva bisogno di abiti comodi e pratici. Anche il tessuto jersey, con cui realizzò numerosi capi, che prima era uilizzato esclusivamente per l’abbigliamento maschile, fu una piccola rivoluzione di questo nuovo stile. I tailleur rivisitati con giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a quel momento all’uomo, furono l’emblema di uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile.
Chanel Nº 5
Chanel divenne famosa anche per la creazione e vendita di un proprio profumo che chiamò Chanel Nº 5, scegliendo un numero al posto del nome, perché corrispondeva alla quinta proposta olfattiva che le aveva fatto Ernest, compositore di profumi, con cui aveva collaborato insieme a Henri Robert. Il profumo che secondo le indicazioni di Chanel doveva incarnare un concetto di femminilità senza tempo, unica e affascinante, è divenuto famoso per la sua struttura essenziale e il tappo tagliato come uno smeraldo.
Coco Chanel: frasi famose
Chanel divenne celebre anche per il suo modo di fare e per le sue risposte sempre un pò fuori le righe, interpretando il prototipo della donna moderna, in carriera, indipendente. Di seguito alcune frasi celebri:
- Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
- Si può essere splendidi a trent’anni, affascinanti a quarant’anni, e irresistibili per il resto della tua vita
- Non si è mai troppo ricche, né troppo magre.
- A trent’anni, una donna deve scegliere tra il suo didietro e il suo volto
- Io non faccio la moda, io sono la moda.
- La moda passa, lo stile resta.
- La bellezza serve a noi donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini.