Un istituto alberghiero di Pescara è stato sede dell’ennesimo atto di violenza nei confronti di un docente. A sferrare il pugno uno studente che non ha accettato un cattivo voto.
La notizia risale agli ultimi giorni e vede protagonista la vicenda avvenuta all’istituto Alberghiero “De Cecco” di Pescara, in Abruzzo, dove un professore è stato vittima di un atto di violenza da parte di uno studente durante una lezione nel laboratorio di cucina.
Secondo le prime ricostruzioni, la situazione ha iniziato a diventare tesa quando lo studente ha cominciato a prendersi qualche libertà di troppo tra fornelli accesi, coltelli e forchette, muovendosi all’interno della sala in modo inadeguato, ignorando le regole stabilite per quel determinato ambiente di apprendimento. Il professore avrebbe inizialmente tentato di correggere il comportamento dello studente, riprendendolo più volte senza successo, per poi decidere di dare al ragazzo un voto basso sul registro. La reazione dello studente è stata estremamente aggressiva e inattesa: ha iniziato a urlare insulti e minacce pesanti al professore che, a quel punto, non sapendo più bene cosa fare, ha avvertito lo studente che oltre al brutto voto avrebbe guadagnato anche una nota disciplinare. Il ragazzo allora ha reagito sferrando un violento pungo in faccia al docente sotto gli occhi sconvolti e sorpresi dei compagni di scuola.
Le ripercussioni sul docente e la sua reazione
L’attacco ha lasciato il professore traumatizzato, sia fisicamente che emotivamente. Per ora si sa solo che il docente si è fatto refertare perché sulle sue intenzioni, nonostante la gravità dell’incidente, ha scelto di mantenere la più assoluta riservatezza.
La reazione dell’istituto
Allo stesso modo, la preside dell’istituto Alessandra Di Pietro ha emesso un comunicato definendo l’incidente come “presunto”, ma ha promesso di valutare attentamente la situazione e di assumere le misure appropriate, non limitandosi solo a sanzioni punitive.
Ieri i fatti sono passati al vaglio del consiglio di classe e in una nota diffusa dall’istituto si legge: «Entro mercoledì al massimo sentiremo anche il consiglio d’istituto per valutare l’accaduto e assumere le iniziative che andranno condivise. Certo è che, nel caso la vicenda venisse confermata, non pensiamo meramente all’adozione di provvedimenti punitivi, ma piuttosto dovremo occuparci della personalità del giovane che ha reagito in maniera scomposta, impegnandolo in Associazioni che operano nel volontariato e collaborano con la nostra scuola e aprendo un canale di collaborazione concreta con la famiglia per garantire al ragazzo ogni forma di supporto possibile».
Questo incidente evidenzia ancora una volta l’importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso nelle scuole affrontando tempestivamente e in modo adeguato le situazioni di violenza e i comportamenti inappropriati che possono tenere sia gli alunni che gli insegnanti.