Concerti Robert Plant 2025: date, biglietti e scaletta

Concerti Robert Plant 2025: date, biglietti e scaletta

Robert Plant, l'iconico frontman dei Led Zeppelin, torna in Italia nel 2025 con il suo nuovo progetto "Saving Grace" e una data già annunciata.
Concerti Robert Plant 2025: date, biglietti e scaletta

Robert Plant, l’iconico frontman dei Led Zeppelin, si prepara a tornare in Italia nel 2025 con il suo nuovo progetto “Saving Grace”. L’artista britannico, la cui voce ha segnato indelebilmente la storia del rock, calcherà nuovamente i palcoscenici di mezzo mondo affiancato dalla talentuosa Suzi Dian.

Il tour, attesissimo dai fan, vedrà sul palco una formazione d’eccezione composta da Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), Robert Plant stesso alla voce e Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro).

Questa nuova avventura musicale rappresenta l’ennesima evoluzione di un artista che non ha mai smesso di esplorare nuove sonorità, mescolando rock, folk e blues con la maestria che lo contraddistingue. Il ritorno di Plant in Italia costituisce un evento imperdibile per tutti gli appassionati della sua musica, sia dell’epoca dei Led Zeppelin sia della sua prolifica carriera solista, offrendo l’opportunità di ascoltare dal vivo la voce di uno dei più grandi interpreti della musica contemporanea.

Date del tour

Per il momento è stata annunciata una sola data italiana per il tour di Robert Plant con il progetto “Saving Grace”:

13 luglio – Piazza Napoleone a Lucca Summer Festival

L’appuntamento rappresenta un’occasione imperdibile per i fan italiani dell’iconico frontman dei Led Zeppelin, che si esibirà nell’ambito di uno dei festival estivi più prestigiosi del panorama musicale nazionale.

Possibile scaletta

Sebbene la scaletta ufficiale del tour 2025 non sia ancora stata divulgata, è probabile che Robert Plant includa nel repertorio sia brani storici che nuove interpretazioni. Basandoci sulle recenti esibizioni con Suzi Dian nel 2024, ecco una possibile scaletta:

  • The Cuckoo
  • Let the Four Winds Blow
  • Four Sticks
  • Gospel Plow
  • Jesus on the Mainline
  • Orphan Girl
  • Win My Train Fare Home (If I Ever Get Lucky)
  • Everybody’s Song
  • The Rain Song
  • It’s a Beautiful Day Today
  • As I Roved Out
  • For the Turnstiles
  • Friends
  • Gallows Pole
  • Black Dog
  • And We Bid You Goodnight

Nel 2023, durante il tour con Allison Krauss, la scaletta includeva:

  • Rich Woman
  • Quattro (World Drifts In)
  • Fortune Teller
  • The Price of Love
  • Rock and Roll
  • Please Read the Letter
  • Let Your Loss Be Your Lesson
  • High and Lonesome
  • Last Kind Words Blues
  • You Led Me to The Wrong
  • Trouble With My Lover
  • Go Your Way
  • It Don’t Bother Me
  • Leave My Woman Alone
  • The Battle of Evermore
  • When the Levee Breaks
  • Gone Gone Gone
  • Can’t Let Go

È interessante notare come Plant reinterpreti classici dei Led Zeppelin come “Four Sticks”, “The Rain Song”, “Friends”, “Gallows Pole” e “Black Dog” con un nuovo arrangiamento che unisce elementi folk e blues. I fan possono aspettarsi un mix equilibrato tra questi brani storici e nuove interpretazioni, caratteristica distintiva delle sue recenti performance.

Discografia

Nel corso della sua carriera solista, Robert Plant ha pubblicato numerosi album che dimostrano la sua versatilità artistica e la continua evoluzione del suo stile musicale. Dopo lo scioglimento dei Led Zeppelin, Plant ha esplorato diversi generi e sonorità, mantenendo sempre un legame con le sue radici blues e folk.

Il suo debutto da solista è avvenuto con “Pictures at Eleven” (1982), seguito da “The Principle of Moments” (1983) che ha consolidato la sua nuova identità musicale. Gli anni ’80 hanno visto uscire anche “Shaken ‘n’ Stirred” (1985), “Now and Zen” (1988) e “Manic Nirvana” (1990), mostrando un’apertura verso sonorità più contemporanee.

Con “Fate of Nations” (1993), Plant ha approfondito le influenze folk, tendenza che ha continuato con “Dreamland” (2002) e “Mighty ReArranger” (2005). Il progetto “Band of Joy” (2010) ha rappresentato un ritorno alle radici americane, mentre “Lullaby and the Ceaseless Roar” (2014) e “Carry Fire” (2017) hanno mostrato una maturità artistica sempre crescente.

Particolarmente significativa la collaborazione con Alison Krauss, culminata nell’acclamato “Raise the Roof” (2021), che segue il precedente lavoro insieme “Raising Sand”, dimostrando la capacità di Plant di reinventarsi continuamente come artista.

Biografia e carriera

Robert Plant è una figura leggendaria del rock, nato a West Bromwich, in Inghilterra, il 20 agosto 1948. Fin da giovane, Plant è stato influenzato dal folk e dal blues americano, avvicinandosi alla musica e iniziando a esibirsi nei club locali dal 1965 con la band The Crawling Kingsnakes.

La svolta nella sua carriera avvenne nel 1968, quando fu invitato a unirsi a Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham per formare i Led Zeppelin. Il debutto della band nel 1969 con l’album omonimo segnò l’inizio di una carriera straordinaria che ha dominato la scena musicale rock degli anni ’70. Album come Led Zeppelin II, III, IV, Houses of the Holy e Physical Graffiti sono considerati pietre miliari della storia del rock.

Dopo lo scioglimento dei Led Zeppelin nel 1980, Plant ha intrapreso una fortunata carriera solista, spaziando dal rock al folk, dal blues al country. Ha collaborato con numerosi artisti, dimostrando una costante volontà di evolversi musicalmente e di esplorare nuovi territori sonori.

 

Foto copertina via Wikimedia Commons

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