Il concorso docenti PNRR2 ha visto lo svolgimento delle prove scritte dal 25 al 27 febbraio, con turni sia mattutini che pomeridiani in base al numero di candidati e alle postazioni disponibili. Nonostante i test siano terminati, persiste l’attesa per la pubblicazione dei risultati da parte degli Uffici Scolastici, in particolare riguardo al voto minimo necessario per accedere alla prova orale.
Dettagli concorso docenti
La prova scritta del concorso prevede un punteggio massimo di 100 punti, con la necessità di raggiungere almeno 70 punti per poter proseguire nell’iter selettivo. Ciascun candidato ha visualizzato a schermo il proprio punteggio al termine della prova. La novità introdotta con questo secondo concorso della fase straordinaria riguarda lo sbarramento alla prova scritta, nonostante non si tratti di una preselettiva ma di una prova che contribuisce alla graduatoria finale.
Solo un numero di candidati pari al triplo dei posti disponibili per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto nella regione verrà ammesso alla fase orale. Il dm n. 214 del 24 ottobre 2024 ha modificato l’articolo 8 del decreto ministeriale precedente, introducendo questo nuovo criterio di selezione. Saranno ammessi anche i candidati che ottengono lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi.
Procedure e comunicazioni ministeriali
Il Ministero ha diffuso una nota ufficiale in data 27 febbraio 2025 con cui illustra la procedura attraverso la quale i candidati verranno informati della loro eventuale ammissione alla prova orale. Queste istruzioni definiscono il processo per determinare il voto minimo necessario in base al numero di posti disponibili per ciascuna classe di concorso.
Nonostante queste indicazioni, ad oggi nessun Ufficio Scolastico Regionale ha ancora comunicato il punteggio minimo richiesto per le diverse classi di concorso. La mancanza di tempestive comunicazioni sta generando incertezza tra gli aspiranti docenti, rendendo difficile la pianificazione personale in vista della prossima fase concorsuale. La chiarezza nelle comunicazioni ufficiali risulta quindi fondamentale per consentire ai candidati di organizzarsi adeguatamente.
Reazioni e implicazioni per i candidati
L’assenza di comunicazioni ufficiali riguardo il voto minimo sta generando forte apprensione tra i partecipanti al concorso. Nonostante ciascun candidato conosca il proprio punteggio individuale, rimane l’incertezza sull’effettiva ammissione alla prova orale, condizionata dal posizionamento nella graduatoria complessiva. La situazione è ulteriormente complicata dalla diffusione di voci su possibili modifiche ai punteggi di un turno a causa di una domanda formulata in modo impreciso.
I candidati hanno quindi richiesto l’intervento delle organizzazioni sindacali per sollecitare chiarimenti sulla situazione e ottenere indicazioni certe sui tempi di attivazione della fase orale. Questa indefinitezza sta compromettendo la capacità dei partecipanti di organizzare efficacemente la preparazione e pianificare i prossimi mesi, creando uno stato di sospensione che potrebbe influire negativamente sulla loro performance.
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