Il concorso scuola secondaria 2023 è una delle procedure concorsuali previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il reclutamento di 70.000 docenti in tutti i gradi di scuola. Il bando, uscito recentemente, riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado e mette a disposizione 20.575 posti per gli aspiranti docenti, di cui 17.531 comuni e 3.044 di sostegno.
Ma quali sono i requisiti per partecipare al concorso scuola secondaria 2023? E soprattutto, chi ha solo la laurea può partecipare? Vediamo di fare chiarezza su questi aspetti, basandoci sulle informazioni disponibili al momento.
Requisiti per partecipare al concorso scuola secondaria 2023
Per i posti comuni, i candidati devono possedere uno dei seguenti requisiti:
- una laurea adeguata alla classe di concorso a cui si candidano, oltre all’abilitazione per quella specifica classe;
- aver prestato servizio per tre anni negli ultimi cinque, prima della scadenza della domanda, in scuole statali (anche non in modo continuativo), con almeno un anno specifico per la classe di concorso;
- una laurea adeguata alla classe di concorso, più 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
Gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) devono possedere invece uno di questi requisiti:
- una laurea di primo livello più l’abilitazione;
- un diploma di accesso alla classe di concorso, valido fino al 31 dicembre 2024.
Per i posti di sostegno, è richiesto il titolo di accesso completo alla classe di concorso e il diploma di specializzazione per il grado richiesto. I candidati con titoli esteri possono partecipare con riserva, a condizione che abbiano presentato la domanda di riconoscimento entro la scadenza del bando.
Ricordiamo che tutti i titoli di accesso e i titoli valutabili per la graduatoria devono essere in possesso entro la data di scadenza per la presentazione della domanda.
Chi ha solo la laurea può partecipare al concorso?
In base a quanto abbiamo scritto sopra, emerge quindi che i laureati che vogliono partecipare al concorso scuola secondaria 2023 devono prima ottenere l’abilitazione. Solo così potranno accedere al concorso successivo, che dovrebbe essere bandito a settembre/ottobre 2024.
Nello specifico, si ritrovano in questa situazione i candidati laureati che non erano a conoscenza della scadenza del 31 ottobre 2022 per ottenere i 24 CFU, o che hanno conseguito la laurea in tempi troppo recenti per riuscire a conseguirli. Inoltre, non possiedono nemmeno l’alternativo requisito di tre anni di servizio specificato nel bando.
Per questi candidati, il percorso da seguire è definito dal DPCM del 4 agosto 2023 e dal dm n. 205 del 26 ottobre 2023. Coloro che hanno solo la laurea dovranno completare un percorso formativo di 30 CFU offerto dalle università, in preparazione per il secondo concorso della fase straordinaria. I candidati che superano il concorso e rientrano nel numero dei posti disponibili (con eventuali integrazioni per coprire i posti lasciati vacanti dai vincitori rinunciatari) saranno assunti a tempo determinato. Dovranno poi completare la loro formazione acquisendo ulteriori 30 CFU. In totale, 60 CFU saranno necessari per ottenere l’abilitazione e l’assunzione a tempo indeterminato.