Siete arrivati a Copenaghen e vi sentite stranamente di buonumore mentre vi chiedete cosa vedere? Niente di insolito, siete infatti capitati in quella che viene definita come la città più felice d’Europa. Felicità legata al tenore di vita dei suoi abitanti, uno dei migliori al mondo, con un tasso di soddisfazione che raggiunge il 97 per cento.
Cosa li rende così felici? Il fatto di essere “coccolati” e “viziati” di tutto: stiamo parlando di trasporti, di un Welfare presente ed efficace, di servizi efficienti, di sostenibilità e di un’attenzione al cittadino e alle sue esigenze, dalla A alla Z. Certo, ogni cosa ha il suo costo, ma gli abitanti di Copenaghen sono ben lieti di pagare un po’ di più se in cambio viene garantita una vita serena, sana e senza stress.
Copenaghen, la smart city felicemente green
A Copenaghen (o Copenhagen, come scrivono gli inglesi) l’ambiente è davvero un affare di stato. La Danimarca è stata la prima nazione al mondo che ha promosso una legislazione ambientalista e da quel momento l’ecologia e l’ambiente hanno giocato un ruolo fondamentale nella pianificazione cittadina. Da oltre 20 anni ogni progetto e ogni costruzione è stata pensata in relazione all’impatto ambientale che genera.
Copenaghen offre ai suoi abitanti vivibilità a partire dagli spazi urbani, lo fa mantenendo e promuovendo una politica ambientale decisa a raggiungere obiettivi chiari, come la riduzione radicale delle emissioni di CO2. La città è impegnata a creare infrastrutture che migliorano la viabilità e la sicurezza sia a piedi che in bicicletta, ha modernizzato il sistema delle acque reflue e ha avviato sistemi alternativi e rinnovabili per i fabbisogni energetici.
Mobilità elettrica, piste ciclabili e bike sharing gratuiti, edifici costruiti green, e l’energia rinnovabile come fonte primaria, utilizzata anche per alimentare il parco Tivoli, il parco giochi più antico al mondo. Ma anche gli hotel sono costruiti con materiali ecosostenibili, gli ostelli con arredi di seconda mano e i bar che producono birra a impatto zero. Se c’è una capitale verde, in Europa, quella è Copenaghen. Una città che ha fatto dell’attenzione all’ecologia il suo punto di forza, tanto da vincere l’European Green Capital 2014.
Ad oggi la metà dei suoi abitanti va al lavoro in bicicletta ed entro il 2025, sarà “carbon neutral” ovvero priva di emissioni di carbonio. E’ qui che sono nati i più grandi progetti realizzati per tutelare l’ambiente contrastare i cambiamenti climatici, o più semplicemente rendere più vivibile e sostenibile la città.
Con oltre 350 chilometri di piste ciclabili e il free city bike, un bike sharing attivo dal 1995, Copenaghen è la vera capitale delle due ruote, eletta due volte come miglior città al mondo per le biciclette.
Ma il primo messaggio della sensibilità verso l’ambiente di questa città arriva ancora prima di entrare a Copenaghen quando sulla strada si incrociano decine di turbine eoliche marine che testimoniano la volontà della Danimarca di liberarsi delle fonti fossili.
Un progetto ambizioso ma già in uno stato avanzato, tanto che grazie all’eolico in alcuni mesi del 2015 il vento è arrivato a coprire anche il 140% della domanda di energia, garantendo completamente il fabbisogno elettrico nazionale.
Il Middelgrunden, è il celebre impianto eolico off-shore dello stretto di Oresund al largo di Copenaghen, vera “case history” nel campo dell’energia eolica: lungo complessivamente 3,4 km, l’impianto comprende 20 turbine eoliche, per una potenza complessiva di 40 MW.
Bus e metro dal 1998 hanno una rete completamente automatizzata, in funzione 24 ore al giorno, con 22 stazioni e che collega in 20 minuti la città all’aeroporto. La Metro di Copenaghen è stata premiata con il “World’s best Metro 2008” e con il “World’s best driverless Metro 2009”.
La zona del porto negli ultimi decenni è stata ristrutturata e restaurata con ingenti investimenti per renderla il più pulita possibile. Il risultato è che al porto puoi nuotare e goderti alcune delle acque migliori d’Europa. In estate la zona balneabile di Island Brygge, famosa per il caratteristico design, è un luogo molto popolare.
Copenaghen ha messo in atto da tempo una serie di politiche nel suo percorso di trasformazione in smart city e in città più sostenibile. Il concetto di sostenibilità perseguito è quello di sviluppare interventi che oltre a rendere più verde e pulita la città, siano finalizzati ad aumentare la qualità della vita dei suoi cittadini. Il progetto di riqualificazione urbana si colloca proprio in questa direzione, proponendo una pianificazione che ha come obiettivo quello di mettere in atto una serie organica di azioni per affrontare e risolvere le conseguenze dei cambiamenti climatici.
In questo modo è possibile intervenire su due fronti contemporaneamente: la riqualificazione urbana, creando spazi urbani suggestivi, e la gestione del territorio e delle acque in eccesso. L’adattamento ai cambiamenti climatici e lo sviluppo di un polo di attrazione della città diventano due facce della stessa medaglia.
Un esempio per tutti è la Città delle Nazioni Unite, si trova su un’isola artificiale, nel quartiere di Marmormolen, ed è un edificio “green” che ospita l’Organizzazione delle Nazioni Unite con sede in Danimarca. Per la sua realizzazione, l’uso di sostanze chimiche e inquinanti sono state ridotte al minimo, è stato predisposto un sistema di ventilazione con aria esterna filtrata: il tetto è interamente rivestito da materiali di origine vegetale, sul quale è posizionato un impianto a pannelli solari che produce ben 297.000 kWh/anno. L’edificio ha ottenuto la certificazione LEED.
Vivere a Copenaghen
Una città vivibile è anche e soprattutto a misura di bambino. Girare con i vostri piccoli su due ruote sarà un’esperienza indimenticabile e poco faticosa: Copenaghen non è una città dispersiva e le principali attrazioni le trovate nella zona centrale. Inoltre le attività dedicate ai più piccoli sono tantissime e per tutti i gusti e le età. Come i Giardini di Tivoli, attrazione principale della città: lo storico parco di divertimenti (realizzato nel 1843) che sorge in un’immensa oasi verde all’interno del centro cittadino, rispettando al 100 per cento l’ecosistema dell’area. I giardini di Tivoli si stanno tuttora evolvendo, senza abbandonare tuttavia le tradizioni e l’atmosfera che li contraddistinguono. Il loro fondatore, Georg Carstensen, nel 1844 disse infatti: “Tivoli non sarà mai terminato”, sentimento a cui si unì un secolo dopo Walt Disney, che riferendosi al suo parco divertimenti, ispirato ai Giardini di Tivoli, affermò: “Disneyland non sarà terminato finché ci sarà ancora fantasia nel mondo”.
Ma l’attrazione centrale di Copenaghen è sicuramente Nyhavn, l’antico porto della città. Con i suoi canali, le casette coloratissime, i locali e i caffè, è la zona più turistica della città, anche perché è da qui che partono numerose imbarcazioni che vi permetteranno di girare tutto il centro storico attraversando i numerosi canali.
Il simbolo di Copenaghen, però, è lei: la Sirenetta, la statua della creatura metà donna metà pesce, tratta dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, che da più di cento anni accoglie i viaggiatori al porto.
The Italians: 4 chiacchiere con gli italiani all’estero
Per capire meglio com’è la vita a Copenaghen e soprattutto le differenze con le città italiane, abbiamo scambiato due parole con chi, come Erica Basso, ha scelto di vivere nella capitale danese. Come potrete facilmente intuire le differenze sono abissali, a cominciare dall’età in cui un figlio lascia casa dei genitori per andare a vivere da solo, intorno ai 20 anni, grazie ai contributi statali che permettono ai giovani studenti di emanciparsi dai genitori in età universitaria. Altre differenze, molto tangibili, frutto di politiche eco-sostenibili già avviate da molti anni, si possono notare in ogni angolo della città, con le biciclette che in centro superano di gran lunga il numero di auto presenti ed un terzo dei pendolari che, ogni giorno, entra ed esce da Copenaghen pedalando.
Come abbiamo già accennato, il riciclo dell’acqua e dei rifiuti ha un ruolo decisivo in chiave di eco-sostenibilità ambientale: per invogliare e stimolare sempre più cittadini alla partecipazione, nei supermercati troviamo il raccoglitore automatico dei vuoti a rendere che restituisce qualche corona se riportiamo indietro le bottiglie o lattine già utilizzate. Da una parte quindi c’è un’amministrazione che quotidianamente lavora per offrire una città sempre più vivibile ai i suoi abitanti e questi ultimi che ricambiano considerando il bene pubblico prezioso come quello privato.