Corsi di Empatia contro il bullismo: il nuovo progetto educativo francese - Studentville

Corsi di Empatia contro il bullismo: il nuovo progetto educativo francese

La Francia importa dal Nord Europa un nuovo approccio per promuovere l’empatia e combattere il bullismo.
Corsi di Empatia contro il bullismo: il nuovo progetto educativo francese

In Francia, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari, si sta diffondendo un innovativo progetto educativo importato dalla Finlandia e dalla Danimarca. Noto come “Fri for mobberi” (“liberi dal bullismo”), si basa su corsi di empatia volti a promuovere una maggiore sensibilità per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, fenomeni ancora molto diffusi nel Paese.

Corsi di empatia per contrastare il bullismo

“Fri for mobberi” è attivo già da 20 anni ed è stato introdotto in Francia nel 2022, con un progetto pilota che ha avuto luogo nel 18° arrondissement di Parigi. Margot Neauvialle, coordinatrice del progetto per l’associazione Ligue de l’enseignement Paris, è la persona che ha portato e promosso questo metodo educativo anche in Francia: “Ho vissuto 7 anni in Danimarca, dove sono stata formata a questo programma di insegnamento al liceo francese di Copenaghen. Mi è sembrato eccellente e ho pensato fosse un peccato non esportarlo. Per farlo, è necessario che le ong danesi promotrici del metodo “si parlino” con le associazioni francesi”. Per condividere il progetto, infatti, è stato necessario prevedere qualche modifica per adattarlo alle specifiche esigenze del Paese e della lingua.

Attualmente il progetto è ancora in fase pilota, ma il ministro dell’Educazione francese, Gabriel Attal, ha annunciato il suo piano di introdurre corsi d’empatia in tutte le scuole francesi per affrontare il problema del bullismo in aula. Questa decisione è stata motivata dalla tragica vicenda di un quindicenne che si è tolto la vita a Pois dopo essere stato vittima di bullismo.

Il modello di successo arriva da Danimarca e Finlandia

L’ispirazione per questi corsi proviene da Danimarca e Finlandia, dove sono stati introdotti progetti simili già una ventina di anni fa per gli studenti di tutte le età. I risultati sono stati incoraggianti, con una riduzione dei casi di bullismo dal 16% al 12% tra il 2009 e il 2018. Visto il successo, l’Università di Turku ha sviluppato anche KiVa, un programma che, attraverso un gioco di ruolo che porta gli studenti a mettersi nei panni delle vittime delle aggressioni, degli aggressori o dei testimoni, mira a sviluppare l’interesse per le emozioni altrui.

In Francia il programma vuole concentrarsi principalmente sugli studenti più giovani, dalle scuole dell’infanzia alle scuole elementari. Attraverso l’uso di peluche, immagini e tecniche di “auto-massaggio”, i bambini vengono aiutati a mettersi nei panni degli altri, a esprimere le proprie emozioni, a risolvere i conflitti e a coltivare l’autostima. È un approccio che consente loro di sviluppare competenze psico-sociali fin dalla prima infanzia, creando una base solida per affrontare eventuali episodi di bullismo e promuovere l’empatia.

Coinvolgere i genitori per il successo del programma

Un elemento chiave per il successo di questi corsi di empatia è il coinvolgimento dei genitori, chiamati a interpretare, appunto, con empatia i messaggi dei figli e a sostenere l’approccio educativo in modo coerente anche a casa.

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