L’inclinazione degli studenti verso i percorsi universitari telematici
Sembrerebbe essere in atto un crescente interesse, che si tramuta anche in un aumento del numero delle iscrizioni, degli studenti verso la formazione online. Un trend evidenziato non solo dall’aumento delle richieste di informazioni sui corsi delle Università telematiche, che hanno registrato un incremento del 59% rispetto all’anno precedente, ma anche dall’incremento del 39% relativo alle iscrizioni ai corsi di laurea online nella prima metà del 2024. Si tratta di dati che sono stati raccolti dall’analisi di AteneiOnline, e che mettono in evidenza un sostanziale cambiamento in fatto di preferenze da parte degli studenti, che sembrano prediligere la flessibilità dei percorsi formativi online rispetto a quelli “tradizionali”.
I motivi del cambiamento di rotta
Le Università telematiche, nate vent’anni fa e riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca offrono, come appena detto, una maggiore flessibilità rispetto ai percorsi di studi che è possibile intraprendere “fisicamente” negli atenei. E’ probabilmente la comodità di poter seguire le lezioni da qualsiasi luogo e la possibilità di usufruire di una vasta gamma di corsi – che spesso non sono disponibili presso le università tradizionali – a renderle così appetibili, senza considerare come rappresentino la soluzione perfetta per chi ha la necessità di conciliare studio e lavoro.
A pensarlo è anche Matteo Monari, fondatore di AteneiOnline, che ha sottolineato come il costante incremento di iscritti e di richieste di informazioni rispetto le Università telematiche evidenzi un avvenuto cambiamento nel modo in cui viene percepita l’istruzione a distanza. Quest’ultima sembra essere particolarmente indirizzata verso l’inclusività e offre, contrariamente a quanto si ritenesse fino a qualche anno fa, la possibilità di seguire corsi di alta qualità che riflettono a loro volta le esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Si abbassa l’età degli iscritti
L’analisi condotta da AteneiOnline ha rilevato anche un altro dato che fa riflettere, ovvero l’abbassamento dell’età media degli iscritti, che evidenzia come l’istruzione a distanza stia guadagnando sempre più fiducia tra i giovani. Il dato si evince dalla comparazione tra le iscrizioni del primo semestre del 2024 messe a confronto con quelle dello stesso periodo del 2023. Se l’età media degli iscritti dell’anno scorso si attestava sui 34,4 anni, nel 2024 è di 33,1.
Inoltre, se nel primo semestre del 2024 l’aumento delle iscrizioni alle Università telematiche ha interessato tutti i percorsi formativi, ci sono alcune facoltà ad aver suscitato un interesse maggiore. Si tratta di Psicologia, che si conferma la facoltà più scelta, con il 19% degli iscritti (rispetto al 17% dell’anno precedente), di Ingegneria (13%) ed Economia(11%). A quanto pare, non si tratterebbe sono di un interesse passeggero: il trend è confermato anche dalle richieste di informazioni pervenute allo Sportello Orientamento di AteneiOnline per il prossimo anno accademico. Quelle ad avere avuto meno successo sono state Comunicazione e Scienze Politiche.
Università telematiche più reattive alle richieste del mercato del lavoro
Oltre ai vantaggi già citati, occorre soffermarsi su uno dei maggiori vantaggi legati alle Università telematiche, ovvero quello di essere più pronte a rispondere e soddisfare le esigenze del mercato del lavoro in continuo cambiamento. Prova ne è la facilità che tali atenei hanno nell’introduzione di nuovi corsi di laurea che rispondono alle tendenze emergenti. Alcuni esempi sono rappresentati dai corsi in Digital Marketing, Intelligenza Artificiale, Data Science, Cybersecurity, Programmazione e Droni. Tutti percorsi di studi che hanno fatto registrare un incremento del 50% delle richieste rispetto all’anno passato.
Dall’interesse dimostrato dagli studenti nei confronti di particolari corsi si possono evincere, infine, quelli che saranno i “bisogni” del mercato del lavoro degli anni che ci attendono. Riguarderanno in particolar modo il settore giuridico, quello ingegneristico, quello economico-statistico, quello formativo e quello politico-sociale.
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