Si è svolta oggi la prima, grande, mobilitazione nazionale degli studenti italiani. Da Torino a Palermo i ragazzi hanno fatto sentire all'unisono la loro voce contro il governo Monti e la sua politica di austerità e rigore. "La nostra generazione scende in piazza contro questo Governo e contro l'Unione Europea, che assieme privano milioni di giovani del diritto all'istruzione, al lavoro e al futuro" urlano i giovani in corteo. Purtroppo non tutti i cortei si sono svolti pacificamente. A Torino 5 ragazzi sono rimasti contusi, a Bergamo il traffico è in tilt, cariche e tafferugli anche e Roma e Milano.
Torino – Erano circa 500 gli studenti che oggi hanno manifestato lungo le vie di Torino. Il caos è iniziato quando quando un gruppo di ragazzi ha lanciato fumogeni accesi nel cortile del Miur, ma l'ordine sembrava rientrato. Finchè in Via XX settembre dal gruppo qualcuno ha cominciato a lanciare uova e bottiglie verso gli agenti di polizia che hanno dato via alle cariche della polizia. Sono stati fermati 15 ragazzi e 5 sono rimasti gravemente feriti dallo scontro.
Roma – 5000 gli studenti romani, secondo gli organizzatori, scesi in piazza per "riprenderci la scuola contro la crisi e austerità". Il corteo partito da San Paolo, diretto verso la sede del MIUR, è degenerata vicino Porta Portese tra cariche delle forze dell'ordine e feriti. Il traffico è andato in tilt con bus rallentati in centro e sul lungotevere. Alla testa del corteo i 'book block', studenti che indossan i finti scudi che riportano titoli di libri o frasi di protesta.
Milano – Il corteo Milanese, indetto contro "il progetto di privatizzazione e la politica dell'istruzione pubblica del Governo" è partito da Largo Chigi verso le ore 10. Alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae e scritte e volantini sono stati apposti sulle vetrine di una banca.
Palermo – Gli studenti parlmitani hanno sfilato dal Politeama fino a Palazzo d'Orleans, dove hanno bruciato facsimile e tessere elettorali contro gli scandali della politica e contro i tagli del governo alla scuola.
Disordini anche a Napoli, Bologna e Firenze.
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