A scuola studiamo le biografie dei vari autori per conoscerne vita, contesto storico e culturale e le opere più importanti, ma spesso ci perdiamo curiosità e aneddoti davvero singolari. Ad esempio, vi siete mai chiesti quali sono state le ultime parole dei grandi autori della letteratura internazionale? Alcuni vi sorprenderanno sicuramente e si può dire che molti scrittori hanno lasciato il mondo dei vivi come in un finale di un loro romanzo, in modo non scontato ma epico.
Oscar Wilde
Lo scrittore irlandese, uno degli autori più importanti dell’Estetismo, morendo in una camera tappezzata con una carta da pareti di dubbio gusto, pronunciò queste ultime parole: “Che combinazione di colori letale! Qui uno di noi due deve andarsene!”
Jane Austen
La sorella Cassandra le chiese, poco prima di morire, cosa volesse e Jane rispose: “Non voglio altro che morire”.
Lev Tolstoj
Uno dei più grandi autori russi dell’800, Tolstoj si ammalò all’età di 83 anni, prendendo una polmonite viaggiando su un vagone di terza classe in incognito. Sembra che le sue ultime parole siano state: “Amò la verità”.
Fedor Dostoevskij
Atro grandissimo autore russo, le ultime parole di Dostoevskij furono rivolte alla moglie Anna, sua compagna di sempre e aiutante nel lavoro: “Ti ho sempre amato e non ti ho mai tradito neanche con il pensiero”.
Mikhail Saltykov-Shchedrin
Famoso in Russia per il suo umorismo spietato, secondo la leggenda accolse la morte dicendo: “Sei tu, stupida?”
James Joyce
Anche l’autore di Dubliners se n’è andato ponendo una domanda: “Qualcuno capisce?”
Sylvia Plath
“La donna è perfezione”, scrisse come incipit della poesia Orlo, poco prima di suicidarsi.
Honoré de Balzac
Lo scrittore francese non abbandonò la voglia di scrivere neanche sul letto di morte. Poco prima di morire, disse: “Otto giorni di febbre! Avrei avuto il tempo di scrivere ancora un libro”.
Anton Chekov
Lo scrittore Anton Chekov morì di tisi nella stazione termale di Badenweiler, in Germania. Pare che in punto di morte il dottore gli abbia offerto dello champagne e che lui abbia risposto: “Ich sterbe! (muoio). Da tanto non bevevo champagne”.
Vladimir Nabokov
Lo scrittore Premio Nobel collezionava farfalle. Suo figlio Dimitrij racconta che il padre, prima di morire, iniziò a piangere e disse: “Le farfalle sono già volate vie”.
Heinrich Heine
Lo scrittore tedesco, in punto di morte, pronunciò le seguenti parole: “Il Signore mi perdonerà, è il suo lavoro”.