Cosa studiare per lavorare in una ONG?

Cosa studiare per lavorare in una ONG?

Aspiri a lavorare per l'Onu? Ti piacerebbe essere assunto da Medici senza frontiere? Ecco cosa devi studiare per lavorare in una ONG.
Cosa studiare per lavorare in una ONG?

Sono molti i giovani interessati a chiedersi cosa studiare per lavorare in una ONG. Si tratta spesso e volentieri di ottime istituzioni che garantiscono uno stipendio importante e sono mosse da principi che tantissimi condividono. Lavorare per una ONG offre l’opportunità di sostenere gli altri e creare un cambiamento positivo nelle comunità di tutto il mondo. Tuttavia, per consigliarti cosa studiare per lavorare nel no profit, è opportuno considerare come gli studi possano dipendere dalla natura dell’OGN per la quale si aspira a lavorare.

Lavorare in una ONG: cosa studiare

Tutte le ONG hanno in comune il fatto di lavorare per il cambiamento sociale e la comunità. Per lavorare nel settore dei diritti umani, è necessario conoscere le basi. Alcune di queste lauree possono rappresentare un buon punto di partenza per trovarvi lavoro. Cosa studiare per lavorare in ONG? Prendi nota.

  • Scienze politiche. E’ uno dei corsi di laurea più idonei allo scopo: tra gli sbocchi lavorativi di una laurea in scienze politiche, infatti, risiede la possibilità di poter avviare una carriera redditizia nel settore delle ONG.
  • Scienze ambientali e cambiamenti climatici. Utile quanto mai nel periodo storico che stiamo vivendo – tra riscaldamento globale e cambiamenti climatici – l’ONU ha come principale obiettivo quello di proteggere il pianeta. Se aspiri a lavorarci, non sottovalutare tali studi.
  • Relazioni internazionali: promuovere buone relazioni tra paesi e continenti è la priorità di molte ONG. Studiare relazioni internazionali potrebbe avvantaggiarti nel trovare lavoro perché qualificato nella comprensione degli affari e delle politiche internazionali.
  • Giurisprudenza. Lavorare nel settore dei diritti umani richiede di comprendere le basi. Per sapere cosa sono le leggi sui diritti umani, chi le promulga e chi le fa rispettare, non c’è niente di meglio che degli studi incentrati sulla giurisprudenza. Del resto, l’ONU si prefissa come scopo quello di garantire la pace e la sicurezza globali.

Ciò premesso, utile per diversificarsi dalle centinaia di altri candidati altrettanto qualificati e competitivi, può essere conseguire un master. Senza potrebbe essere difficile, se non essere assunti, quantomeno avanzare nella carriera.

Cosa fare per lavorare in una ONG?

Essendo in possesso dei requisiti necessari (conoscenza dell’inglese e della lingua dell’eventuale paese di destinazione compresa), trovare lavoro all’interno di una ONG è simile a trovare lavoro in qualsiasi altro settore. Una volta individuata la posizione alla quale aspiri, puoi iniziare a fare la tua ricerca online, sia sui siti Web delle ONG che sui siti di offerta/ricerca lavoro presso le quali verificare le eventuali offerte di lavoro presso associazioni umanitarie. Inoltre, se non hai problemi a non percepire inizialmente uno stipendio, puoi tentare la via del volontariato. Molti professionisti delle ONG hanno iniziato proprio così. Basteranno anche solo poche ore alla settimana per farti acquisire esperienza e migliorare il tuo CV.

Quanto guadagna un dipendente di una ONG?

Lo stipendio di un operatore umanitario varia a seconda dell’ONG, della mansione ricoperta – si può essere dei volontari così come dei dirigenti – e di una serie di altri fattori. Diciamo che in linea di massima lo stipendio annuo per chi si occupa di lavoro umanitario può variare tra i 12.000 ed i 60.000 euro.

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