Le leggende sono dure a morire, ed ancora oggi c’è chi crede che le Grotte di Ercole a Tangeri in Marocco, nascondano il passaggio lungo più di 15 chilometri, che collega l’Africa con la Rocca di Gibilterra in Europa, passaggio che sarebbe stato sfruttato dai mori per invadere la Spagna.
Le Grotte di Ercole sono una delle attrazioni turistiche più popolari di Tangeri, da cui distano 15 chilometri, non lontano della residenza estiva del re del Marocco. La grotta ha due aperture, una verso il mare e una a terra: la prima è anche nota e è conosciuta come “La Mappa d’Africa”, perché vista dal mare ricorda la forma del continente, tanto che un’altra credenza, vuole che questa sia stata opera dei Fenici.
La grotta stessa è in parte naturale e in parte artificiale, in quanto nel tempo è stato utilizzata dai berberi come cava, per ottenere materiale da cui ottenere le ruote delle macine; dentro la possibilità di scattare tante fotografie e acquistare qualche souvenir. La visita non dura più di una mezz’ora, ma si può cogliere della “gita” fuori città per organizzare un pranzo tipico marocchino in uno dei tanti piccoli locali che si affollano intorno alle grotte o lungo la costa del mare.
Foto Diego Delso.