I casi di violenza nelle scuole sembrano non terminare. Un episodio di bullismo insolito è avvenuto in un istituto scolastico di Cosenza, con vittima un docente, il quale è stato ferito dai genitori di un allievo. Il fatto è stato reso noto dal quotidiano La Gazzetta del Sud, che ha riportato i dettagli dell’aggressione. Secondo le testimonianze, la prima persona ad essersi scagliata contro l’insegnante Nicola Cupelli è stata la madre dello studente e successivamente si è aggiunto il padre. Il professore, dopo l’aggressione, ha riportato numerose ferite finendo così in ospedale. I medici hanno stabilito per l’uomo una prognosi di sette giorni.
L’episodio è stato condannato da tutti i docenti dell’ ITC in via Roma-Spirito Santo e dal primo cittadino di Cosenza, Franz Caruso, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni al quotidiano il Corriere della Calabria. Il sindaco ha comunicato la sua solidarietà all’insegnante aggredito e alla scuola in cui è accaduto il fatto:
“L’aggressione subita dall’insegnante dell’istituto comprensivo è un fatto gravissimo che condanno con forza. All’insegnante, alla sua famiglia ed alla scuola esprimo sentimenti di profonda solidarietà e vicinanza”.
Inoltre, il sindaco Caruso ha aggiunto:
“La famiglia è, però, un’agenzia educativa primaria in cui i bambini costruiscono la propria identità basata su determinati valori e principi. L’episodio di aggressione del docente da parte dei genitori è il chiaro sintomo, o la conferma per molti aspetti, che nella società attuale anche e soprattutto la famiglia sta attraversando un momento di crisi profonda in cui è sminuito il compito educativo genitoriale.
La dichiarazione lasciata dal primo cittadino di Cosenza esorta a riflettere su una situazione educativa e culturale complessa. Infatti, la società odierna e soprattutto gli studenti delle nuove generazioni, sembrano crescere in un contesto estremamente fragile dal punto di vista educativo. Perciò, i docenti spesso si trovano in difficoltà nello svolgere, in parte, il loro compito di “educatori”, finendo così vittime di aggressioni ingiustificate da parte delle famiglie degli alunni.
L’appello della scuola alle famiglie
Tutti i docenti dell’ istituto hanno lanciato un appello ai genitori degli studenti, condannando l’episodio di violenza e supportando il ruolo del docente, ora in ospedale. La nota rilasciata dall’istituto comprensivo di Cosenza dichiara:
” Fare scuola oggi è molto complicato, ma il fatto non doveva assolutamente avvenire. Ogni giorno gli insegnanti è come se dovessero esercitare una sorta di contrappeso rispetto a quanto avviene fuori dalle mura scolastiche, nella città e nelle famiglie. Nelle aule di scuola si cerca di insegnare il rispetto per le persone e per il mondo, ma fuori molti genitori hanno rinunciato a svolgere la loro funzione educativa”.
Anche la vice presidente della giunta regionale, Giusi Pinci, ha comunicato la sua vicinanza all’insegnante ferito, sostenendo il ruolo educativo della scuola e difendendo la professione dei docenti. Sulla vicenda violenta, Pinci ha espresso:
” È difficile trovare le parole per esprimere quanto sia vergognoso e inaccettabile un gesto del genere che va oltre la violenza fisica rappresentando un attacco all’istituzione stessa, un affronto ai valori di civiltà e di convivenza che dovrebbero permeare la nostra società”.
Insomma, questa vicenda negativa ha sicuramente colpito molte persone, soprattutto coloro che lavorano nel settore scolastico e formativo. Ciò, dovrebbe far meditare studenti e genitori in merito all’assegnazione dei ruoli e al loro riconoscimento, nel rispetto delle istituzioni e delle professioni educative.