Dopo il tragico crollo alla Vela Celeste, l’Università Federico II di Napoli apre le sue porte agli sfollati, mentre le autorità locali si mobilitano per garantire assistenza e trovare soluzioni temporanee.
Lunedì 22 luglio un grave crollo alla Vela Celeste di Scampia ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre, tra cui diversi minori ancora in gravi condizioni. A causa delle condizioni insostenibili delle tende allestite nella zona del crollo, che sono presto diventate dei veri e propri forni a causa delle alte temperature di questi giorni, la situazione è diventata estremamente tesa e 150 sfollati hanno occupato la sede dell’Università Federico II a Scampia, richiedendo assistenza immediata e un luogo sicuro dove pernottare.
Il Comune e la Protezione Civile si sono attivati
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha dichiarato che le verifiche sull’edificio stanno rivelando una situazione che potrebbe non consentire il ritorno di alcune persone. Pertanto, sono in corso i preparativi per garantire accoglienza in strutture alternative: il Comune ha messo a disposizione palestre scolastiche e altre strutture capaci di accogliere tra le 300 e le 400 persone mentre la Protezione Civile sta fornendo pasti e acqua, cercando di garantire il massimo supporto possibile in questa emergenza. Anche la popolazione si è attivata, dando il via a una grande gara di solidarietà.
Il ruolo dell’Università Federico II
Il rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, ha annunciato che l’ateneo di Scampia ha aperto le sue porte per accogliere gli sfollati. “Le porte dell’Ateneo sono aperte per chi ha necessità di un ricovero. La disgrazia accaduta ci tocca fortemente. Naturalmente le porte della nostra sede sono aperte per coloro che hanno necessità di un ricovero. Auspico una soluzione a breve, consapevole degli sforzi che il Sindaco e il Prefetto di Napoli stanno profondendo per affrontare l’emergenza. Un pensiero va alle vittime e ai feriti, con particolare preoccupazione per i bimbi coinvolti. Un abbraccio va ai parenti. L’intero Ateneo federiciano è vicino alla popolazione di Scampia”.
Il bilancio delle vittime e le indagini in corso
Le persone coinvolte nella tragedia appartengono alla stessa famiglia e, oltre alle vittime già accertate, diversi minori sono ricoverati in gravi condizioni negli ospedali della zona. La tragedia è stata provocata dal crollo del ballatoio di servizio al quarto piano, che ha causato anche il crollo dei due ballatoi sottostanti. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo contro ignoti per i reati di omicidio colposo e disastro colposo; le perizie necessarie all’indagine saranno condotte da un perito e coordinate dai sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, con il procuratore aggiunto Sergio Amato.
Una fiaccolata in segno di solidarietà
Questa sera, alle 21, è stata organizzata una fiaccolata presso la sede di Scampia dell’Università Federico II. L’evento è organizzato dal Comitato Vele di Scampia e ha l’obiettivo di rendere omaggio alle vittime e dimostrare la solidarietà della comunità. “Sarà un momento importante per il nostro popolo, un popolo che sta soffrendo ma che resiste con dignità” hanno dichiarato i promotori.