Detrazione spese scolastiche: la circolare ufficiale
Arrivano finalmente tutti i chiarimenti grazie alla circolare N. 7/E dell’Agenzia delle Entrate, che ha come oggetto la «dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2016». Il documento presenta una voce specifica dedicata alla detrazione delle spese scolastiche non universitarie e riguardanti:
- scuole dell’infanzia (scuole materne);
- scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie);
- scuole secondarie di secondo grado (scuola superiore).
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Detrazione spese scolastiche: cosa si può detrarre
Tra le spese detraibili bisogna considerare quelle obbligatorie (tasse) e i contributi volotari:
- la mensa scolastica;
- i servizi scolastici integrativi, quali l’assistenza al pasto e il pre e post scuola;
- le gite scolastiche;
- l’assicurazione della scuola;
- i contributi scolastici finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa (corsi di lingua o di teatro, per esempio).
Si allarga, dunque il numero delle spese detraibili, per la gioia delle famiglie italiane in difficoltà. Una considerazione, però, è necessaria: le spese scolastiche sono detraibili fino ad una soglia di € 564,00 annui per studente. Le novità riguardano le statali, le paritarie ed i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati che presentino un ordinamento antecedente il DPR n. 212 del 2005.
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