Alla fine di ogni anno si tirano le somme, si fa il bilancio dei 12 mesi appena vissuti e ci si compiace – non potrebbe essere altrimenti – dei meriti ottenuti. Ed a proposito di soddisfazioni, grandi sono state quelle registrate da alcuni dei dipartimenti delle Università Statali Italiane. E’ stato pubblicato pochi giorni fa, infatti, l’elenco dei 180 Dipartimenti di Eccellenza 2023-2027 (che, per chi fosse interessato, è reperibile sul sito istituzionale dell’Anvur).
Dipartimenti di Eccellenza 2023-27
Dall’elenco che è stato diffuso si evince come siano 58 gli Atenei coinvolti e 306 i progetti presentati. E come il maggior numero di dipartimenti di eccellenza sia presente nell’ambito delle Scienze mediche, dell’Ingegneria industriale e dell’informazione insieme a Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storiche-artistiche. In particolare, a spiccare è stata l’Università Statale di Milano, che è risultata la più apprezzata per “la coerenza dei progetti valutati, per la loro fattibilità e per il contributo alla conoscenza generale e impatto in un cesto di 58 università coinvolte nel censimento scientifico”.
Non è un caso che la stessa università abbia visto ammettere al finanziamento 13 dipartimenti su 15. Risultato che, per il rettore della Statale, è eccezionale e arrivato dopo una serie di altri importanti riconoscimenti. Il secondo posto è invece spettato a l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”: entrambe hanno visto aggiungere nuovi dipartimenti rispetto a quelli che erano stati compresi nel quinquennio 2018-2023: 4 la prima e sette la seconda.
Prendendo in considerazione il precedente quinquennio, la Statale, la Sapienza e la Federico II hanno superato alla grande le due università che erano state le capofila. Ovvero l’Alma Mater di Bologna e l’Università degli Studi di Padova.
Dipartimenti di Eccellenza, cosa sono
Così come riportato sul sito del Miur “I Dipartimenti di eccellenza rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla legge 232 del 2016 (legge di bilancio 2017)”. Tale intervento ha l’obiettivo di individuare e finanziare i migliori 180 Dipartimenti delle Università statali.
Cosa fare per aggiudicarsi un tale trattamento è presto detto. A meritarselo sono dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo. Ai dipartimenti meritevoli sotto questo punto di vista viene destinato un budget dell’importo di 271 milioni di euro annuali. I punteggi vengono assegnati in base all’ISPD, ovvero l’indicatore standardizzato di performance dipartimentale definito dall’ANVUR. Quest’ultima è invece l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca su richiesta del MIUR.
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