Diploma di maturità all’Estero: requisiti
Il tanto atteso e temuto esame di maturità è quasi alle porte, infatti il 20 giugno, tutti gli studenti dell’ultimo anno delle superiori saranno chiamati ad affrontare le 3 prove scritte previste e per ultimo la prova orale. Cosa succede se qualcuno volesse affrontare l’esame di maturità all’estero? Per potersi diplomare all’estero è necessario:
- pianificare un percorso di studi in anticipo, che permetta allo studente di svolgere un programma scolastico all’estero finalizzato proprio al diplomarsi all’estero.
- possedere un livello linguistico avanzato con certificazioni riconosciute a livello internazionale. Tra i certificati spesso richiesti dalle università straniere ci sono il TOEFL o lo IELTS per la lingua inglese, il TCF, DELF o DALF per il francese, il DELE per lo spagnolo.
- Conoscere il percorso di studi successivo che si vuole intraprendere, al fine di verificare e in caso colmare i crediti richiesti per la successiva iscrizione.
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Diploma di maturità all’Estero: normativa
Prima di partire per questa nuova ed entusiasmante esperienza, è bene capire quale sia la normativa, in caso di diploma eseguito all’estero. C’è da premettere che il Ministero della Pubblica Istruzione italiana non accetta automaticamente quasi nessun titolo di studio straniero, sia esso un diploma di scuola superiore o di laurea. Per alcuni Paesi e titoli di studio, esiste una normativa più specifica per il riconoscimento, ma è a discrezione della singola università italiana accettare o meno i titoli di studio presentati ed eventualmente chiedere un’ integrazione di materie o crediti, prima dell’iscrizione al primo anno di università (Circolare del 28 Febbraio 2017). Una delle problematiche frequenti è la durata del corso di studi, che in alcuni paesi, come l’Inghilterra è inferiore, quindi potrebbe comportare delle lacune, una volta trasformato il titolo ottenuto all’estero, secondo i crediti formativi previsti, invece in Italia. Un’altra problematica è che, essendo minore, il percorso formativo all’estero, potrebbe essere visto come una scorciatoia, diplomarsi all’estero. Vediamo di seguito gli accordi e i requisiti per l’equipollenza con i titoli italiani, nei vari paesi:
- Stati Uniti: è possibile diplomarsi negli Stati Uniti dopo un solo anno di frequenza di scuola superiore. La conferma però è soggetta alla volontà del distretto scolastico americano in cui si studia o della singola scuola, in base ai requisiti per crediti e materie (e voti) che la singola scuola stabilisce. Il Diploma americano high school non è però risconosciuto in Italia, nè in alcuni Paesi europei (es. uk), se non con integrazione di uno o più anni di università americana (o di scuola superiore italiana) dopo il diploma stesso, ma rimane valido per iscrizione ad università americane, canadesi e in altri Paesi del mondo.
- Canada: non esistono accordi bilaterali tra Canada e Italia per il reciproco riconoscimento dei titoli di studio. La validità del diploma Canadese per accedere alle università italiane viene confermata a discrezione del senato accademico della specifica università italiana a cui si fa domanda di ammissione. Il diploma può essere ottenuto in uno o due anni di frequenza di scuola superiore in Canada.
- Regno Unito: la scuola superiore è suddivisa in 2 blocchi due anni ciascuno, GCSE e A level. Gli ultimi due anni di A level sono obbligatori entrambi per poter accedere agli esami validi per il diploma inglese. Il diploma Inglese è riconosciuto in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, ma bisogna aver frequentato almeno 12 anni di scuola.
- Australia, Irlanda, Germania, Spagna, Francia, Svizzera: per questi paesi, vale la stessa normativa che per il Canada, per i diplomi locali, in mancanza di accordi specifici e fatte salve le scuole Italiane all’estero e le scuole locali con sezioni italiane che hanno specifici accordi o autorizzazioni dal Ministero della Pubblica istruzione Italiana. Il numero di anni di frequenza all’estero necessari normalmente sono 1 o 2 di per essere ammessi alle prove finali di maturità locale.
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