Secondo la bozza del Ddl “semplificazioni” gli istituti privati non potranno più creare corsie preferenziali per il superamento degli esami di Stato e per il recupero di più anni scolastici in uno.
Dopo l’ultimo scandalo scoppiato l’estate scorsa, il Governo ha deciso di passare all’azione e di intervenire con fermezza contro il fenomeno dei “diplomifici”, gli istituti privati legalmente riconosciuti accusati di facilitare l’ottenimento del diploma di scuola superiore. La bozza del Decreto “semplificazioni” contiene delle disposizioni mirate a limitare le pratiche che favoriscono la creazione di corsie preferenziali per il superamento degli esami di Maturità e per il recupero accelerato degli anni di scuola.
Stop alle classi ad hoc per la Maturità
Il nuovo decreto prevede un’importante restrizione riguardo alla creazione di classi quinte parallele presso gli istituti privati, che non potranno autorizzare più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già esistente e funzionante. Questa misura vorrebbe impedire il trasferimento degli studenti dalle scuole pubbliche, vietando quindi di cambiare scuola, scegliendo questi istituti “facili”, solo per frequentare l’ultimo anno di scuola.
Secondo i dati riportati da Tuttoscuola, negli ultimi anni gli iscritti alle classi quinte degli istituti paritari è cresciuto molto, sollevando forti sospetti sulle pratiche di alcuni istituti. Basti pensare che solo nel 2023, più di 30.000 studenti hanno scelto di spostarsi da un istituto statale a un paritario solo per frequentare la classe quinta delle superiori. Altri sospetti nascono dal fatto che questi trasferimenti siano molto circoscritti: un terzo degli spostamenti si è concentrato in soli 92 istituti (82 in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia) con studenti provenienti da tutta Italia, dando il via a quello che sembra proprio un “turismo da diploma”.
Il limite al recupero accelerato degli anni scolastici
Il decreto introduce anche restrizioni sul recupero accelerato degli anni scolastici. Gli studenti potranno recuperare al massimo due anni scolastici in uno e solo attraverso un apposito esame di idoneità: in caso si vogliano recuperare due anni in uno, infatti, la commissione d’esame dovrà essere presieduta da un presidente esterno nominato dall’Ufficio scolastico regionale per garantire così un controllo aggiuntivo imparziale sulla procedura.
Questo secondo intervento nasce ancora una volta con i dati alla mano: le iscrizioni agli istituti paritari, che dall’anno scolastico 2015/16 a quello 2022/23 hanno visto un netto incremento di iscritti tra il quarto e il quinto anno delle superiori negli istituti paritari della Campania, che hanno visto una crescita del 691%.
Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, l’obiettivo di queste misure è contrastare fenomeni distorsivi del sistema scolastico pubblico, come il conseguimento di diplomi in tempi rapidi e senza un adeguato percorso formativo.
L’annuncio del Ministro Valditara
Accanto all’intenzione di approvare una norma specifica contro i “diplomifici”, però, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito il pieno sostegno alla scuola paritaria, sottolineando l’importanza di distribuire i fondi del Pnrr anche a queste scuole.
Le nuove disposizioni, contenute sempre nel decreto “semplificazioni”, prevedono anche l’obbligo per tutte le scuole paritarie di dotarsi di registro elettronico per registrare le presenze degli studenti.