Gli strumenti della gamification si mettono al servizio della scuola per aiutare i ragazzi della Generazione Z a interfacciarsi con la diversità in un’ottica pienamente inclusiva: nasce infatti un videogame studiato appositamente per sensibilizzare i più giovani, aiutandoli a costruire le basi per una società più giusta e accogliente.
L’iniziativa è stata lanciata dal Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, che ha sviluppato dei workshop dedicati, integrati dal sostegno del videogioco Diversity@School, realizzato in collaborazione con Work Wide Women, un progetto italiano che delinea soluzioni innovative nell’ambito della Diversity Equity & Inclusion da quasi dieci anni.
Lanciato il primo videogame sulla diversità e inclusione per i ragazzi
Questo tipo di attività si colloca all’interno di un macro-format di educazione ambientale, “La Grande Macchina del Mondo”, e si articola attraverso due workshop pensati per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado sui temi della cultura e del linguaggio inclusivo.
“Con il progetto di educazione ambientale “La Grande Macchina del Mondo” da oltre 16 anni portiamo nelle scuole percorsi e iniziative legate all’acqua, all’energia e all’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni alla tutela del pianeta” ha spiegato Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo Hera.
“Quest’anno, in occasione dell’anno dell’inclusione, ci siamo detti: perché non puntare proprio sui giovani delle scuole medie inferiori per diffondere la cultura della diversità e inclusione? Detto fatto: grazie al supporto e alla collaborazione di Work Wide Women, avremo l’obiettivo principale di scardinare stereotipi e meccanismi radicati. Crediamo infatti che proprio i più piccoli siano gli alleati perfetti per la costruzione di un futuro migliore e più rispettoso”.
“Diversity@School ci consente di tagliare un importante traguardo: diffondere i principi di Diversity Equity & Inclusion tra le nuove generazioni e a scuola” – ha aggiunto Linda Serra, CEO di Work Wide Women. “Saranno proprio le persone più giovani a portare avanti la società di domani ed è fondamentale che essa sia ispirata dai valori inclusivi”.
Diversity@School diffonde i principi di Diversity Equity & Inclusion tra i più giovani
I temi affrontati nel videogioco sono variegati e vanno dalla diversità di genere a quella di culto, dalla multiculturalità al body shaming, fino alla disabilità: nel gioco, gli studenti sono stimolati proprio a prendere delle decisioni che mettono alla prova la loro empatia e solidarietà nei confronti dei compagni di scuola.
L’architettura di gioco è semplice e intuitiva ma molto sfidante. Una voce narrante guida il giocatore in una classica giornata scolastica di due ragazzi, Davide e Serena, i quali vivono situazioni diverse, su cui il player è chiamato a compiere delle scelte, avendo a disposizione 3 opzioni di risposta. Per ogni risposta data, si riceverà un feedback, fino ad arrivare a scoprire il proprio profilo di comportamento alla fine del gioco.
Lo scopo è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare una riflessione virtuosa sulla diversità come valore, per poter finalmente spazzare via quei pregiudizi che alimentano il timore e la diffidenza rispetto alle differenze di etnia, genere, religione e fisicità, che purtroppo sussistono ancora oggi tra i banchi di scuola, persino tra i più piccoli.