Biancaneve, il film Disneye le differenze con la fiaba
Pelle bianca come la neve, guance rosse il sangue e capelli neri come il carbone, chi mai sarà questa principessa che ha incantato il mondo intero… Chi se non lei, chi se non Biancaneve? La principessa che con la sua curiosità e la sua astuzia è stata protagonista di mille avventure. Biancaneve e i sette nani è un film d’animazione statunitense del 1937 diretto da David Hand, prodotto da Walt Disney e distribuito dalla RKO Radio Pictures. Basato sull’omonima fiaba dei fratelli Grimm, è stato il primo lungometraggio in cel animation della storia del cinema, il primo film d’animazione prodotto in America, il primo a essere stato prodotto completamente a colori e il primo film prodotto dalla Walt Disney Productions, nonché il primo Classico Disney.
Biancaneve: trama del cartone animato
Attraverso un prologo testuale narrato in un libro di fiabe, al pubblico viene raccontato che Biancaneve è una bambina dolce, bella e gentile, orfana di madre, che vive con la malvagia matrigna, la Regina Grimilde, il cui nome, nel film della Walt Disney non viene mai pronunciato o detto. La regina ha un grosso problema, ovvero la bella bambina: competere con Biancaneve è tutto ciò le importa davvero! La malefica Grimilde è ossessionata dal suo aspetto fisico e che si presume abbia assunto il controllo del regno dopo la morte del re marito, padre di Biancaneve. Temendo che la bellezza della figliastra possa superare la sua, la regina l’ha costretta a lavorare come sguattera, e ogni giorno chiede al suo Specchio Magico “chi è la più bella del reame”. Per molti anni lo Specchio le ha dato soddisfazione, rispondendole sempre che è proprio lei. Biancaneve cresce e da bambina gentile, delicata e piccola che è si “trasforma” in una bellissima ragazza, alta, capelli neri neri, guance rosse come il sangue, insomma un desiderio per tutti, e sicuramente la più bella del reame. Infatti un giorno lo Specchio Magico informa la regina che è l’ormai adulta Biancaneve la più bella del reame. Da qui si apre una vera e propria battaglia fra la regina e la donna, infatti la matrigna non accetta assolutamente questa cosa e furiosa dopo aver visto un principe innamorarsi di lei, ordina ad un cacciatore di portare Biancaneve nel bosco e di ucciderla. Chiede inoltre che il cacciatore ritorni con il cuore di Biancaneve contenuto in un cofanetto, come prova del fatto. Il cacciatore porta la fanciulla nel bosco con il pretesto di una passeggiata ma, vedendola pura e innocente, non ha il coraggio di compiere il gesto. Il cacciatore racconta tutto alla ragazza, che ignara del piano malefico fugge sotto copertura dell’umile e sensibile cacciatore. Persa e spaventata, la giovane principessa fa amicizia con le creature della foresta, che la portano a una casetta in mezzo al bosco. Trovando sette piccole sedie nella sala da pranzo della casa, Biancaneve presuppone che quella sia la casetta trasandata di sette bambini orfani. Diventa ben presto evidente che essa appartiene invece a Sette Nani adulti: Dotto, Brontolo, Gongolo, Pisolo, Mammolo, Eolo e Cucciolo, che lavorano nelle vicinanze estraendo pietre preziose da una miniera. La ragazza inizia così a spolverare tutto e riordina in un batti baleno la casa. I nani rientrati dalla miniera si spaventano perché non potevano mai immaginare che una ragazza così bella e brava avesse subito un torto del genere e che soprattutto senza nessun comando si fosse messa a pulire il loro rifugio trasandato e sporco. Raccontata la sua storia Biancaneve e i sette nani iniziano una convivenza vera e propria, la ragazza si ambienta subito nel bosco incantato e in cambio dell’ospitalità pulisce, rammenda e si prende cura dei sette piccoli minatori. Nel frattempo la Regina scopre che Biancaneve è ancora viva, quando un giorno, interrogato lo Specchio, si sente nuovamente rispondere che è sempre la fanciulla la più bella del reame: così viene anche a sapere che il cuore racchiuso nel cofanetto dal cacciatore appartiene a un cinghiale, non alla fanciulla. Travestita dunque da vecchia strega, la regina va alla casetta mentre i nani sono via e, facendo leva sul buon cuore di Biancaneve, la inganna facendole credere di essere una povera mendicante che vende mele, offrendogli quella avvelenata. Gli animali che sono vicino alla fanciulla percepiscono subito che c’è qualcosa di pericoloso nella vecchia e nella mela, e tentano dapprima di attaccare la regina, poi, non riuscendoci perché rimproverati da Biancaneve stessa, che crede di difendere una povera vecchietta, corrono ad avvertire i nani, i quali inizialmente non comprendono il loro comportamento. Pisolo capisce per primo che la Regina ha trovato Biancaneve e Brontolo, temendo per l’incolumità della principessa, si mette a capo dei compagni incitandoli a tornare indietro per salvarla. La Regina in preda ad una corsa per non farsi riconoscere muore in un dirupo. Dopo qualche tempo, il principe, che aveva già incontrato Biancaneve e se ne era innamorato, viene a sapere del suo sonno eterno e va a visitare la sua bara. Rattristato dalla morte della bella fanciulla, la bacia teneramente per dirle addio, ma proprio in tal modo rompe l’incantesimo e la risveglia. I nani e gli animali sono presi tutti insieme da un tripudio di gioia, mentre il principe fa salire Biancaneve sul suo cavallo bianco e si allontana con lei verso il castello per farne la sua sposa. La storia finisce con il libro di fiabe visto all’inizio, che a questo punto si richiude con la famosissima frase “ e vissero felici e contenti”!
Biancaneve: canzoni
Forniremo ora un elenco ben dettagliato di tutte le canzoni e le melodie che hanno accompagnato la narrazione di tutta la storia e perché no anche canticchiandole assieme, ecco i titoli:
- Ehi Ho – I Sette Nani
- Il Pozzo dei Desideri
- Impara a Fischiettar
- La Tirolese dei Nani
- Laviamoci – I sette Nani
- Quando Tu Canterai
- Una Canzone
Biancaneve: differenze con la favola dei fratelli Grimm
Come avevamo accennato all’inizio dell’articolo il film Disney Biancaneve è ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, ma come qualsiasi film ispirato ad un libro e comunque ad una storia ha di certo estrapolato qualcosa, ma non tutto. Vedremo ora le differenze con film analizzando la favola dei fratelli Grimm. I fratelli Grimm si sono ispirati alla contessa Margaretha von Valdeck, figlia di Filippo IV e della prima moglie. A 16 anni Margaretha fu costretta dalla matrigna, Katharina di Hatzfeld, ad allontanarsi dal padre e andare in esilio a Bruxelles. Conosce un principe, che sarebbe diventato Filippo II di Spagna, e se ne innamora contro la volontà del padre e della matrigna. Quindi come potete ben notare anche i fratelli Grimm hanno avuto uno spunto e un’ispirazione però questa volta tutt’altro che falsa o di pura immaginazione. Possiamo affermare con certezza che Biancaneve, cioè proprio il suo personaggio fosse appunto ispirato ad una principessa esistita per davvero. Biancaneve, nota anche come Biancaneve e i sette nani, è una fiaba popolare europea, poi conosciuta in tutto il mondo con la collaborazione Disney. La versione attualmente conosciuta è quella scritta dai fratelli Jacob e Wilhelm Grimm in una prima edizione nel 1812.
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(Foto: Courtesy of Disney)