Capoeira: di cosa si tratta
Anche se spesso viene scambiata per una danza, la capoeira è una vera e propria arte marziale di origine brasiliana che può essere definita come una sintesi di lotta, acrobazie, canti e musica. Nasce nel periodo della colonizzazione portoghese quando gli schiavi africani si allenavano nei combattimenti inserendo alcuni passi di danza per non insospettire i padroni. Nella tradizione i capoeiristi formano un grande cerchio, detto roda, all’interno del quale i lottatori si confrontano a due a due con una tecnica unica e affascinante. È ben ricordare che ad oggi esistono vari stili di capoeira, ognuno con caratteristiche differenti: la Capoeira primitiva, la Capoeira Angola, la Capoeira Regional, la Capoeira Estilizada, la Capoeira Contemporanea.
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Capoeira: le origini
Le origini e la storia della capoeira sono complesse ed anche difficili da definire in quanto non esistono molte testimonianze scritte a riguardo. Sicuramente risale agli inizi del Cinquecento ovvero quando cominciò il colonialismo portoghese del Brasile. All’epoca la capoeira era un insieme di tecniche di lotta tribale che, dall’Africa centro-occidentale, si diffusero nel Sud America. L’obiettivo degli schiavi era quello di esercitarsi a combattere per riacquistare la propria libertà attraverso tecniche di attacco e di difesa, calci, prese e salti. La musica e i passi di danza furono inseriti per dissimulare gli allenamenti e non insospettire i colonizzatori, evitando eventuali punizioni.
Capoeira: come si pratica
Per tradizione, durante la capoeira si forma un grande circolo di persone detto roda all’interno del quale due lottatori si confrontano seguendo una tecnica particolare. Lo strumento principale che scandisce la danza è il berimbau, mentre i ritmi utilizzati sono conosciuti con il nome di toques. Il gioco di capoeira può durare pochi secondi o alcuni minuti a seconda del numero di capoeristi che vogliono giocare: la ginga è il movimento delle gambe fondamentale della danza mente gli altri toques possono essere più o meno lenti o articolati. La lotta mimata termina a seguito di un cenno del suonatore del berimbau o quando qualche altro capoeirista compra il posto ad uno dei due all’interno della roda.