COME CARICARE IL CELLULARE IN 30 SECONDI. Esiste un dispositivo che permette di caricare la batteria del cellulare in 30 secondi? C'è una nuova abitudine che ha preso piede tra gli italiani negli ultimi anni e che molto brevemente si può descrivere in questo modo: una volta tornati a casa, oppure arrivati in ufficio o a scuola, il primo gesto che qui si compie – anche prima di togliersi la giacca – è quello di attaccare il caricatore della batteria del cellulare a una presa di corrente. Il motivo è più chiaro, visto come ogni giorno ci troviamo a combattere contro la barra che segna lo stato della carica dello smartphone. A poco e niente valgono app progettate per ottimizzare consumi e caricabatteria alternativi da portare sempre con sé: nel momento di più stringente necessità il display del nostro device sarà inevitabilmente nero. In tanti stanno cercando di ovviare a questo problema progettando nuovi smartphone in grado di consumare meno, ma sopratutto avviando ricerche intorno alla costruzione di batterie che utilizzando materiali chimici particolari possano essere ricaricate a velocità che oggi ci sembrano folli.
CARICARE LA BATTERIA IN 30 SECONDI: COME FARE. La soluzione più praticata in questi casi, nonostante tutte le case produttrici consiglino espressamente di evitare questo procedimento, è l'utilizzo di un caricabatteria con un voltaggio molto più elevato maggiori rispetto al normale: in questi casi però è facilissimo andare incontro a un processo di surriscaldamento con conseguente rapido accorciamento della vita della batteria. Avrete sicuramente risparmiato qualche ora, ma andrete incontro a spese di tutto rispetto per delle nuove riserve di energia.
La domanda quindi rimane: è davvero possibile ricaricare il cellulare in 30 secondi? Purtroppo al momento si tratta ancora di un'ipotesi azzardata per quanto riguarda i comuni mortali, nonostante in questi anni ci siano stati notevoli passi in avanti.
DISPOSITIVI PER CARICARE IL CELLULARE IN 30 SECONDI. Uno degli sforzi più interessanti è quello della startup isrealiana StoreDot, che per l'appunto si è prefissa come obiettivo il mezzo minuto simbolico per riportare il cellulare a uno stato di carica piena. Gli studi dell'azienda si sono concentrati verso la creazione di molecole artificiali sintetizzate in laboratorio proprio per ottenere materiali adatti allo scopo.
L'avvio dei tentativi in questo senso è stato a partire da uno studio sull'Alzheimer presso l'Università di Tel Aviv, dove era stato riscontrato che due cristalli naturali piccolissimi conosciuti come “nanodots” esibivano la proprietà di poter emettere luce e trasportare una carica elettrica.
Al momento StoreDot sta lavorando con Samsung per costruire delle batterie del telefono che possano essere caricate in meno di un minuto: o meglio, in realtà queste batterie esistono già, ma sono ancora alla fase di prototipi non commercializzabili. Su YouTube sono infatti disponibili video autentici in cui l'operazione avviene con successo, ma le pile utilizzate sono molto più spesse rispetto ai due centimetri di media che possono essere infilati nelle cover.
Nel frattempo StoreDot ha presentato al Mobile World Congress di Barcellona un modello di caricabatteria in grado di riportare alla piena funzionalità un Samsung Galaxy S6 in 5 minuti e 30 secondi. Bisognerà però attendere ancora molto tempo prima che il prototipo mostrato sia portato a uno stadio di sviluppo tale da poter essere commercializzato a cifre che non siano folli: per fare ciò la ricerca sui materiali e di conseguenza sulle modalità di produzione di questi dovrà andare avanti per rendere il processo finale meno dispendioso.
Ora come ora, invece, il consiglio è sempre lo stesso: portarsi sempre dietro il caricabatterie o la powerbank, controllare la barra dell'energia residua e allenare la memoria.
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