Ketama126: chi è
“Il nome Ketama nasce da molto prima che facessi rap, in una maniera molto più stupida e meno rocambolesca di quanto immagini. Avevo all’incirca 15 anni ed era una delle prime volte che andavo a casa del Gordo, un nostro caro amico venuto a mancare in circostanze molto drammatiche un paio di anni fa, ad un certo punto arrivò il padre di Gordo che disse al figlio riferendosi a me: Stai attento quello è un’acqua cheta!. Da lì in poi Gordo e tutti gli altri decisero di chiamarmi Keta, che poi divenne Ketama, o Tama”, così il rapper e produttore Ketama126 parla del suo nome d’arte.
Ketama126: album
Nel 2015 Ketama126 ha pubblicato il suo disco d’esordio “Benvenuti a Ketam City“, sotto l’etichetta Smuggler’s Bazaar con collaborazioni con Franco126, DarkSide, già membro della Dark Polo Gang, e Pretty Solero. “Oh Madonna” è il secondo lavoro: “Diciamo che non viviamo in una bella epoca. È sia un’imprecazione contro tutto ciò che ci riserva la vita di negativo sia un’esortazione a fare di meglio”. Nel 2018 è stata la volta di “Rehab“, interamente prodotto dallo stesso artista, con contributi di G Ferrari e Close Listen. “Al liceo suonavo anche il basso nella tipica cover band dei Black Sabbath, dei Metallica, dei Red Hot Chili Peppers. A un certo punto però, quando sono cresciuto, la mia attenzione si è spostata sul rap. Mi è venuto naturale di mischiare le due cose all’interno della trap”, ha detto in un’altra intervista.
Ketama126: testi migliori e frasi dai live
- A volte sembri un angelo
- Ma posso vivere anche dopo questa vita
- Lei non vuole più piangere, ah, ah, ah+
- Piccolo Kety non vogliono che tu vinca
- Sai che parlo sporco, ah
- Vado a tavoletta da Ostiense fino a Prenestina
- Verso vino in terra per il mio amico morto, riposa in pace gordo
- I vizi si pagano in fondo, intanto tu metti sul conto