LA VERA STORIA DI PETER PAN. È incredibile rendersi conto di come molti dei racconti, dei miti e delle fiabe ai quali siamo più legati siano piuttosto differenti dalla vulgata che conosciamo a menadito e che è la base di tutte le varie trasposizioni a noi più note. L'esempio più classico e più calzante in questo caso è quello delle tante, tantissime pellicole animate della Disney che prendono spunto da favole famosissime o da libri per ragazzi, dai quali vengono espunte tutte le ambiguità e i lati oscuri, per arrivare a un risultato che sia quanto più pacificato possibile. All'interno di questo vasto corpus, un caso tra i meno noti è quello di Peter Pan, che è diventato un film animato uscito nel 1953, ma anche una pellicola live action di Steven Spielberg del 1991 (noto come Hook), quindi è stato trasposto nel 2003 e più recentemente nel 2016. Ma qual è la vera storia di Peter Pan, nato dalla penna del controverso scrittore James Matthew Barrie nel lontano 1902? Nulla di satanico a dire il vero, ma di sicuro le connotazioni della figura dell'eterno ragazzino non sono così rassicuranti.
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LA VERA STORIA DI PETER PAN: LA FIABA ORIGINALE. Inizialmente Peter Pan non è che un personaggio secondario della raccolta di racconti The Little White Bird, i cui capitoli relativi alla storia del bambino incantato sono poi stati estratti e ripubblicati alcuni anni dopo in apposito volume con il nome di Peter Pan in Kensington Gardens.
Nella versione originale, infatti, Peter è un bambino di sette giorni che, come tutti i neonati (così dice il libro), inizialmente era in parte un uccellino. Nel giardino londinese del titolo, infatti, si trova un corvo noto come Re Salomone, il quale è in grado di esaudire il desiderio delle donne che vogliono ardentemente diventare madri. Per far ciò manda loro degli uccellini che, dopo essere giunti nella loro nuova casa, un po' alla volta si trasformano in bambini, perdendo così la capacità di volare e acquistando tutte le facoltà degli esseri umani.
Peter però viene tentato dalla finestra lasciata aperta dalla madre e fa ritorno ai giardini dove è nato, e qui scopre tutta la verità sul suo conto, incluso il suo destino, ovvero quello di dover rimanere per sempre un essere metà uccellino e metà ragazzo. Peter allora chiede di poter rivedere la madre, ma quando ciò gli viene concesso il ragazzo ha una terribile rivelazione che gli preclude per sempre il ritorno al mondo degli uomini: la mamma ha serrato tutte le finestre e ora si sta prendendo cura di un altro bambino.
Peter decide così di vivere a Kensington insieme alle fate, agli uccellini, agli animaletti e agli altri esseri come lui (tra i quali i famosi Bambini perduti), imparando tra le varie cose a suonare il flauto di Pan, da cui prende il suo soprannome.
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PETER PAN IN KENSINGTON GARDENS: LA VERA STORIA E IL SIGNIFICATO DELLA FIABA. L'idea che è poi stata analizzata da critici, psicologi ed esperti, è proprio quella di una crescita che non è mai avvenuta e si è arrestata alla fase pre-adolescenziale per una scelta indubbiamente tragica del protagonista, che non può avere una relazione profonda con coloro che gli stanno intorno, trattandosi di un essere rimasto indefinito. Stiamo parlando ovviamente della famigerata sindrome di Peter Pan.
Ma c'è di più, perché la biografia di Barrie rivela un dettaglio inquietante. Lo scrittore infatti vede morire all'età di sei anni il fratello maggiore, di pochi anni più grande. Questi era amatissimo dalla madre, tanto che la genitrice dopo la sua morte cade in una profonda depressione: è così che Barrie decide di assumere l'identità del morto, annullando la sua. Ripensare al cartone Disney con la stessa ingenuità è alquanto difficile, non credete?
Se cerchi il riassunto in inglese del racconto leggi qui: Peter Pan: il riassunto in inglese
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(Foto: Allied Stars Ltd., Red Wagon Productions, Revolution Studios, Columbia Pictures, Universal Pictures)
