UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI: COM'È E COSA ASPETTARSI SU NETFLIX. Era il 2004 quando la collana di romanzi Una serie di sfortunati eventi, attribuita all'autore fittizio Lemony Snicket, arrivò nella sale nella veste di trasposizione cinematografica. Pur con un ottimo cast, tra cui svettava Jim Carrey, la pellicola non ebbe troppo successo, probabilmente perché le vicende degli orfani Baudelaire erano troppo intricate. Netflix ha colto il potenziale narrativo del ciclo di libri e dopo 13 anni dall'uscita del film, ecco arrivare il 13 gennaio 2017 la prima stagione della serie tv da vedere Una serie di sfortunati eventi. Come è già noto gli otto episodi di questa tornata coprono i primi quattro libri della saga, con una suddivisione di due puntate per romanzo.
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UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI SU NETFLIX: I PERSONAGGI. Una soluzione che finalmente rende giustizia alla complessità della storia ideata da Lemony Snicket, nonché alla cura con cui sono tratteggiati i caratteri dei protagonisti. Violet, Klaus e Sunny, i tre orfanelli Baudelaire, sono rappresentati in modo molto fedele: Violet è l'inventrice fantasiosa che abbiamo imparato a conoscere, Klaus è il solito tuttologo dalla memoria prodigiosa, mentre la piccola Sunny è forse il personaggio più approfondito, nel senso che finalmente i suoi versi incomprensibili sono stati sottotitolati, per la gioia degli spettatori.
Ma il vero mattatore della serie è di sicuro il Conte Olaf interpretato da Neil Patrick Harris, che i più conosceranno come il mitico Barney Stinson di How I Met Your Mother. È a questi che vengono affidati i tre bambini quando i loro genitori muoiono in un misterioso incendio, ed è dall'attore fallito che il terzetto dovrà difendersi. Olaf infatti vuole impadronirsi della loro eredità, bloccata fino al raggiungimento della maggiore età di Violet.
SERIE TV UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI: LO STILE. Vera e propria cornucopia di tic, che vanno dalla sua camminata alla parlata, passando per la passione per il travestimento, Olaf è anche protagonista di numeri musicali che dovrebbero alleggerire l'atmosfera della serie.
Sì, perché il tono di Una serie di sfortunati eventi è stato rispettato: gotico, malinconico, stralunato, antiquato e con punte di tristezza non indifferenti. Il tutto supportato da uno stile visivo molto elegante che ricorda alla lontana quello di Wes Anderson (come rileva Marina Pierri di Wired): colori pastello, simmetrie esibite, movimenti di macchina ben precisi, nonché personaggi sempre molto eccentrici e fieri della propria diversità.
UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI: COSA ASPETTARSI DALLA SERIE TV SU NETFLIX. Una costante della serie è la presenza in scena del narratore, Lemony Snicket stesso, interpretato da Patrick Warburton. Con il suo linguaggio artificioso e ampolloso fornisce un contraltare ironico e brillante a vicende che per quanto si risolvano bene lasciano sempre trasparire una sensazione di pericolo palpabile. E il suo comparire a fianco degli orfani aumenta l'ambiguità della storia che già si percepiva nei romanzi, resa mano a mano più esplicita con il procedere della storia.
Insomma, dal nostro punto di vista una trasposizione finalmente fedele, che nonostante il massiccio ricorso agli effetti speciali digitali si mantiene sempre vicina al materiale di partenza senza sembrare uno dei tanti fantasy senz'anima di questi ultimi anni.
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(Foto: Una serie di sfortunati eventi, courtesy of Paramount Television)