Una triste vicenda emersa pochi giorni fa ha portato alla luce la storia di un docente senza scrupoli, che è stato denunciato e sospeso dalle sue mansioni per aver verosimilmente richiesto tangenti a migranti in procinto di sostenere esami di lingua italiana. Prove cruciali per questi ultimi, in quanto necessarie per l’estensione dei permessi di soggiorno di numerosi uomini e donne. L’indagine, condotta dai militari della compagnia di Magenta, in provincia di Milano, ha fatto chiarezza sulla questione, rivelando il coinvolgimento di diversi soggetti extracomunitari. Ma vediamo nel dettaglio come sono andate le cose.
Docente denunciato e sospeso per aver chiesto pagamenti a migranti
La questione ruota attorno agli esami di lingua italiana svolti all’interno di un istituto scolastico in cui l’insegnante in questione esercitava la propria attività. Tali esami, per i migranti che avrebbero dovuto sostenerli, rivestivano un’importanza fondamentale in quanto erano legati al prolungamento della validità del permesso di soggiorno. La certificazione che attesta la conoscenza della lingua italiana, infatti, è un prerequisito cruciale per ottenerne il rinnovo con validità decennale.
Ipotesi, questa, più stabile rispetto alla situazione che permette invece un semplice permesso biennale. Il docente, è stato quindi accusato di aver richiesto denaro ad una serie di individui già alle prese con il complesso iter burocratico legato all’immigrazione. L’insegnante avrebbe di fatto sfruttato la vulnerabilità di queste persone, cercando di trarre vantaggio dalla loro necessità.
Soldi in cambio di promozione, i dettagli della vicenda
Dalle indagini sono emersi dettagli significativi che rivelano un vero e proprio “traffico di voti”. Analizzati i documenti acquisiti ed ascoltati diversi candidati coinvolti, si è giunti alla conclusione che l’indagato avrebbe richiesto il pagamento di una somma variabile tra i 50 e i 200 euro per agevolare il superamento delle prove. Sempre da quanto venuto fuori in seguito alle indagini, il docente avrebbe preso di mira individui che si trovavano in una situazione di disperato bisogno. E sarebbe stato proprio questo stato di necessità a spingere gli stessi ad accettare le ingiuste richieste avanzate dall’accusato. L’inchiesta in corso sta cercando ora di gettare luce sulla portata di questo scandalo e di identificare tutti coloro che potrebbero essere coinvolti. Nel frattempo, il docente è stato sospeso dall’esercizio di pubblico ufficio per un anno e denunciato per gli illeciti messi in atto.
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