Gita al CERN di Ginevra per alcuni studenti: la protesta dei genitori
A Piacenza, una professoressa di matematica di una scuola media ha organizzato una visita al CERN di Ginevra per sei studenti, selezionati in base ai loro meriti scolastici. La decisione ha suscitato proteste da parte di alcuni genitori. La decisione della docente ha scatenato una serie di malumori tra i genitori degli alunni non selezionati per la gita al CERN.
La visita al CERN
La visita al CERN si è svolta a fine febbraio coinvolgendo i sei studenti con i migliori voti. Ma, secondo alcuni genitori l’interesse per la gita sarebbe stato molto più ampio. Difatti, precedentemente il preside aveva negato l’autorizzazione in quanto la classe aveva già partecipato ad una visita scolastica a Napoli. Di conseguenza, la professoressa, in merito a tale situazione, avrebbe successivamente deciso di portare solo i sei studenti più meritevoli.
L’intervento di Vincenzo Vignoni
Tale vicenda ha attirato l’attenzione di Vincenzo Vagnoni, ricercatore presso la Sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e responsabile di uno dei quattro grandi esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) del CERN.
Vagnoni, toccato dalla situazione, ha scritto al quotidiano “Libertà” per invitare personalmente il resto dei ragazzi esclusi dalla gita estendendo l’invito anche alle loro famiglie. Inoltre, si è reso disponibile come guida per far visitare i laboratori e spiegare gli esperimenti in corso.