Un’insegnante indiana si trova al centro di un’indagine condotta dalla polizia locale in seguito alla pubblicazione di un video shock nel quale la stessa appare mentre incoraggia i suoi studenti a maltrattare un compagno di classe di soli 7 anni, di fede musulmana. Il video, che ha rapidamente suscitato indignazione a livello nazionale, mostra chiaramente il giovane ragazzino visibilmente spaventato, mentre la docente incita gli altri studenti a schiaffeggiarlo.
Docente ordina a studenti di prendere a schiaffi un compagno
L’episodio ha avuto luogo nel distretto di Muzaffarnagar, nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh. Nelle immagini, il piccolo studente si trova in piedi mentre sta piangendo, di fronte ai suoi compagni di classe che seguono le istruzioni dell’insegnante e si alternano nel prenderlo a schiaffi.
Ciò che rende ancora più insopportabile la visione è il fatto che l’insegnante, anziché fermarli, sembrerebbe incoraggiare i ragazzi a colpire con maggiore forza il bambino. Nell’audio del video, inoltre, si distingue chiaramente il lamento sofferente del piccolo mentre continua ad essere colpito e, in sottofondo, le risate di un uomo.
Secondo quanto riportato da CNN News-18, l’insegnante ha dichiarato che il padre del ragazzino le avrebbe chiesto di punire il figlio ma che, a causa della sua disabilità, non poteva eseguire la punizione personalmente, quindi avrebbe “ordinato” ai suoi compagni di classe di farlo. Naturalmente, quanto accaduto non è passato inosservato: l’indignazione generale non si è fatta attendere, in molti si sono fermamente schierati contro la docente chiedendo giustizia per lo studente coinvolto.
Le indagini della polizia
Nel frattempo, sono state avviate le indagini per accertare le responsabilità della donna. Il sovrintendente della polizia che si sta occupando del caso ha rivelato che l’insegnante avrebbe istigato gli studenti a maltrattare il bambino a causa della sua presunta incapacità di ricordare le tabelline.
Ma non solo: la donna avrebbe anche introdotto l’aspetto religioso. Secondo quanto dichiarato dal sovrintendente, avrebbe fatto un commento relativo alla fede del giovane, affermando come le madri degli studenti musulmani non prestino sufficiente attenzione agli studi dei propri figli. Nonostante l’indignazione generale, al momento la maestra non è stata ancora formalmente accusata di alcun reato, ma le autorità distrettuali hanno deciso di chiudere la scuola.
Il padre del bambino, intervistato dalla CNN, ha dichiarato che suo figlio si è mostrato agitato e spaventato dopo quanto accaduto. Sebbene sia in fase di miglioramento, ha avuto parecchie difficoltà a dormire. Dopo quanto accaduto, è stato trasferito in un’altra scuola, dove ha già iniziato a frequentare le lezioni. Così come riporta l’articolo dedicato alla vicenda sul sito della CNN, nonostante la legge indiana non preveda una definizione legale di punizione corporale rivolta ai bambini, “le punizioni fisiche e le molestie mentali sono vietate dalla legge sul diritto dei bambini all’istruzione gratuita e obbligatoria”.
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