Videogiochi come strumento educativo nelle scuole
Un insegnante di scuola media negli Stati Uniti ha sperimentato un approccio innovativo all’insegnamento della storia antica. Utilizzando il popolare videogioco “Assassin’s Creed Odyssey”, ha offerto ai suoi studenti la possibilità di esplorare virtualmente la Battaglia delle Termopili, permettendo loro di vivere in prima persona gli eventi accaduti al fianco di Leonida e dei suoi 300 spartani. Questo metodo didattico ha trasformato una lezione di storia in un’avventura emozionante, dimostrando il potenziale educativo dei videogiochi.
Il successo dell’iniziativa
Conosciuto su TikTok come “Mr. Mahathey”, l’insegnante ha guidato gli studenti attraverso il campo di battaglia virtuale, illustrando la disposizione delle truppe e le strategie militari dell’epoca. Questa esperienza immersiva ha permesso agli studenti di “calarsi nei panni” dei guerrieri antichi, offrendo loro una comprensione più profonda delle dinamiche storiche. Il successo di questa iniziativa è stato evidente, con il video della lezione che ha raggiunto oltre due milioni di visualizzazioni online, generando un ampio dibattito sull’efficacia e sull’appropriazione dei videogiochi come strumento didattico.
Perché utilizzare i videogiochi nelle scuole
Nonostante alcune critiche, che vedono l’uso dei videogiochi in classe come una mera scusa per giocare, l’esperimento di Mr. Mahathey sottolinea i benefici educativi di questa pratica. I videogiochi, grazie alla loro capacità di creare esperienze immersive e interattive, possono catturare l’attenzione degli studenti e stimolare l’apprendimento in modi che i metodi tradizionali potrebbero non riuscire a fare. Attraverso il gioco, gli studenti possono acquisire una migliore comprensione degli eventi storici, sviluppare il pensiero critico e affrontare sfide complesse, migliorando abilità come il problem solving e la collaborazione.
L’uso dei videogiochi in ambito educativo non è limitato a “Assassin’s Creed Odyssey”. Altri insegnanti hanno adottato titoli come “Red Dead Redemption 2”, “Minecraft” e “Civilization” per arricchire i loro programmi didattici, dimostrando la versatilità dei videogiochi come strumenti di apprendimento.