Docenti aggrediti a scuola saranno difesi dallo Stato: le parole di Valditara
Dopo il “recente, allarmante aumento degli episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico all’interno degli istituti“, il ministero dell’Istruzione e del Merito, in merito a situazioni di questo tipo, “richiederà all’Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i docenti e i lavoratori della scuola“. Questa novità si trova in una circolare emanata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, mandata qualche giorno fa a tutte le scuole italiane. La scelta è arrivata per difendere la dignità professionale e l’incolumità di professori e personale scolastico: “Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti“, ha aggiunto.
Docenti aggrediti a scuola saranno difesi dallo Stato: cosa accadrà
Dopo la diffusione di questa circolare i presidi degli istituti sono invitati a segnalare tempestivamente al competente Ufficio Scolastico Regionale episodi di violenza ai danni del personale scolastico all’interno delle aule. Una volta verificata la segnalazione, l’Usr la inoltrerà al ministero dell’Istruzione e del Merito, il quale richiederà l’intervento dell’Avvocatura. “La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole“, ha concluso Valditara.
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Spari contro docente: uno degli ultimi episodi
Lo scorso ottobre ha suscitato molto scalpore la storia degli spari contro una professoressa avvenuti con una pistola ad aria compressa. La docente in questione è stata colpita ad un occhio e alla testa da alcuni pallini in gomma proprio mentre stava svolgendo la sua lezione in classe. La scena è stata anche ripresa da uno degli studenti presente in aula che lo ha subito condiviso sul web attraverso i social network. La docente protagonista di questo brutto fatto ha decido di denunciare tutti i 24 ragazzi di quella classe prima per i reati di lesioni personali, oltraggio e pubblico ufficiale, diffamazione a mezzo social e atti persecutori. C’è però chi l’ha criticata, come Luciana Littizzetto: “C’erano delle classi particolarmente turbolente, tiravano gessetti, ma non ho mai pensato di denunciare, scrivere ai giornali. Era una faccenda mia e della scuola e mi dicevo: o imparo a gestire le classi difficili o è meglio che cambi mestiere – ha dichiarato Lucianina nel corso del programma radiofonico “La Bomba” andato in onda sabato scorso su Radio Deejay. – Bisogna imparare ad avere a che fare con questi energumeni. Se sei debole, loro ci marciano tantissimo. Questo ci deve far riflettere. Sicuramente la docente non è riuscita a entrare in sintonia con gli studenti, scatenando questa aggressività, assolutamente da punire. Il bullizzare i professori c’è sempre stato, più il professore è debole e più questo saltava fuori. All’inizio anch’io ho fatto fatica. Poi mi sono chiesta: voglio fare questo mestiere? Sì, e allora devo fare io, devo conquistarli”.