A distanza di un anno dal Concorso Docenti PNRR1, migliaia di commissari esaminatori attendono ancora di ricevere i propri compensi. La situazione presenta una disparità preoccupante: mentre alcuni hanno già ottenuto il pagamento, molti altri non hanno visto un centesimo per il lavoro svolto.
Maestri, professori e presidi hanno dedicato la primavera scorsa a interrogare i candidati, lavorando ininterrottamente anche oltre le otto ore giornaliere. La loro disponibilità è stata fondamentale per il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma il sistema burocratico sembra aver dimenticato il doveroso riconoscimento economico per il loro impegno professionale.
Procedura burocratica per i pagamenti
Il percorso per ottenere i compensi dovuti ai commissari segue un iter complesso e articolato. Terminato il concorso e pubblicate le graduatorie, inizia il lavoro dei funzionari degli uffici scolastici regionali che devono verificare numerosi requisiti: correzioni degli scritti effettuate, componenti coinvolti nelle commissioni, autorizzazioni per l’uso di mezzi propri, sedute svolte per gli orali e altri parametri tecnici.
Completata questa verifica, la documentazione passa all’ufficio contabile e all’ufficio ragioneria che, in assenza di richieste di integrazioni, trasmette tutto alla ragioneria di Stato territoriale per il controllo finale prima dell’autorizzazione al pagamento. Questa macchina burocratica, già rallentata dalla carenza di personale negli uffici scolastici, finisce per costringere i commissari ad attese che si protraggono per mesi prima di ricevere quanto dovuto.
Testimonianze e problematiche riscontrate
Emblematico il caso di Gianluca Vecchio, docente di scienze motorie presso la scuola Mattei di Rho. Da maggio ad agosto dello scorso anno ha lavorato nelle commissioni per le prove orali del concorso, terminando le attività il 31 agosto. Ad oggi, non ha ancora ricevuto compensi, stimati intorno ai mille euro.
Molti commissari riferiscono inoltre di aver inviato mail agli uffici scolastici territoriali e regionali senza ottenere risposte chiare, rimanendo incerti sia sull’entità del compenso che sui tempi di liquidazione.
Situazioni regionali e differenti amministrazioni
La situazione dei pagamenti si presenta molto diversificata tra le regioni italiane. In Lombardia, la direttrice Luciana Volta afferma che i fondi vengono accreditati non appena disponibili, mentre Marco Fassino invita i commissari a reiterare eventuali richieste.
Il Friuli Venezia Giulia mostra maggiore efficienza, con Daniela Beltrame che conferma il completamento dei pagamenti. In Campania, Ettore Acerra riferisce l’erogazione di 1,4 milioni di euro, con solo cinque sottocommissioni ancora in attesa. Anche in Sardegna, secondo Francesco Feliziani, la maggior parte dei commissari ha già ricevuto quanto dovuto.