Un insegnante di Bari assegnato a un istituto superiore della provincia di Treviso ha collezionato più di 540 giorni di assenza, tra aspettative e malattie. Ora l’istituto ha deciso di licenziarlo.
L’incredibile vicenda si è svolta in un istituto superiore della marca e a darne notizia è proprio Il Gazzettino di Treviso. Assunto con un contratto a tempo indeterminato nel 2021 questo docente di scuola superiore, originario di Bari, non si è mai presentato in aula accumulando oltre 540 giorni di assenza. Ora la scuola ha deciso di agire e ha avviato un procedimento disciplinare finalizzato al licenziamento.
La strana vicenda del professore “fantasma”
Dopo aver firmato il contratto, il professore ha subito chiesto un anno di aspettativa senza mai nemmeno cominciare l’anno di prova previsto per i docenti neoassunti. Successivamente, ha continuato a rimanere assente a causa di malattie documentate con una serie di certificati medici. Questo comportamento ha sollevato più di un sospetto, in quanto non si trattava di una malattia continuativa e il professore sembrava magicamente tornare in forma nei periodi in cui la scuola era chiusa.
La decisione dell’istituto: licenziamento inevitabile
La situazione ha messo in grande difficoltà l’istituto trevigiano che, a causa delle assenze frazionate del docente, non ha mai potuto nominare un supplente annuale. Il risultato è stato quindi un continuo ricorso a supplenze brevi, con gravi conseguenze per la didattica e per gli studenti che hanno visto un costante avvicendamento di insegnanti senza poter contare su una figura stabile in cattedra.
Nel corso di questi tre anni, l’insegnante, pur non essendo mai entrato in aula, ha continuato a percepire lo stipendio perché, nonostante i numerosi certificati medici di malattia, una commissione medica di Bari lo aveva dichiarato pienamente idoneo all’insegnamento.
Una vicenda costosa e dannosa per lo Stato
La lunga serie di assenze del professore non ha solo avuto un impatto negativo sulla scuola e sugli studenti, ma ha anche pesato significativamente sulle casse dello Stato. Si stima infatti che il docente, pur non avendo mai lavorato, abbia ricevuto compensi per un totale di circa 100.000 euro.
La scuola ha ora deciso di mettere fine a questa situazione surreale, avviando le pratiche per il licenziamento e cercando di riportare la normalità tra i banchi offrendo finalmente ai suoi studenti la continuità didattica di cui hanno bisogno.