Abbiamo paura di tante cose, ognuno ha le sue fobie, ma ci sono due cose che terrorizzano tutti: dimenticare il cellulare a casa e accorgersene troppo tardi (e quando non si può tornare nell’immediato indietro) e rimanere senza batteria allo smartphone.
La seconda, in particolar modo, è una situazione spiacevole che tutti abbiamo speriementato almeno una volta nella vita, ritrovandoci senza potere usare il nostro telefono (e ovviamente sempre quando ne abbiamo un disperato bisogno!) perché ci siamo scordati il caricabatteria o la batteria portatile o siamo da qualche parte in cui non ci sono prese elettriche a cui collegarsi. Visto che raramente una batteria dura più di una giornata, uno dei momenti in cui ci assicuriamo che lo smartphone riposi si ricarichi è proprio durante la notte.
Pare però che questa abitudine quasi universale sia dannosa, e per una ragione ben precisa: lasciare il cellulare in carica per tutta la notte accorcia ulteriormente la durata della batteria durante il giorno. Secondo un articolo recente apparso sul tabloid inglese The Sun, lasciare il telefono collegato a una presa di corrente per tutta la notte aumenta, nel lungo periodo, la velocità con cui la batteria si scarica rispetto al ricaricare lo smartphone solo per la quantità di tempo strettamente necessaria.
“Se ci pensate, ricaricare il telefono mentre si dorme vuol dire mettere in carica il telefono per 3-4 mesi all’anno”, ha spiegato al Times Hatem Zeine, fondatore di Ossia, uno sviluppatore di tecnologie di ricarica. “Anche se i produttori fanno del loro meglio per coprire questo scenario, questo processo inevitabilmente riduce la capacità di durata della batteria del telefono”.