Non c'è dubbio: smarthpone, tablet e pc hanno cambiato la nostra vita. Ma davvero solo in positivo? A metterci la pulce nell'orecchio sono due recenti studi, che individuano nella tecnologia la principale fonte di stress per gli studenti e non solo.
Il primo allarme arriva dall'Inghilterra, dove la British Psychological Society's Division dell’Università di Worcester ha dimostrato che l'ansia andrebbe di pari passo con l'utilizzo dei gadget tecnologici di ultima generazione. Lo studio ha verificato che, su un campione di cento utenti, il livello di stress s'impenna proprio al momento di controllare mail e messaggi sullo smartphone. E se le notifiche e gli aggiornamenti attesi non arrivano, si crea una spirale negativa di stress che sfocia in vere e proprie ossessioni. Negli stadi più elevati si percepirebbero addirittura vibrazioni e squilli (in realtà inesistenti) provenire dal proprio telefonino. Una fissazione che spinge i possessori di questi telefoni a controllarli anche quando non servirebbe.
E pare che gli studenti siano la categoria più colpita. Dipendenti da smartphone, ma anche da web. Capita infatti sempre più spesso che i giovani trascorrano addirittura notti interi tra social network e giochi online. A rivelarlo è l'ultima indagine condotta da Eurispes e Telefono Azzurro su un numeroso gruppo di studenti italiani. Il 50% del ragazzi dichiara di passare nottate intere a smanettare sul pc e di andare a letto sempre più tardi. Risultato? Alla mattina si è talmente in debito di sonno che sui banchi si diventa zombie se va bene o, nei casi più gravi, ci si addormenta.
A tutto ciò si aggiunge un altro rischio: la voglia incessante di Internet può diventare una dipendenza vera e propria con tanto di crisi da astinenza. Qualcuno ha già pensato a dei programmi di disintossicazioni su misura per Facebook e Twitter. E, ovviamente, non sono app da mettere sul telefonino!