“Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, dice un vecchio proverbio. E, in effetti, quando si combina qualcosa di scorretto è meglio non illudersi che tutto vada liscio come l’olio! Ne sanno qualcosa due studenti di un istituto di Aversa, che hanno rubato il registro di classe per cancellare le note in condotta (sapete com’è, si avvicinano gli scrutini del primo quadrimestre…) e sono stati beccati – per puro caso – dalla polizia.
IL FATTO – Questi i fatti: i due ragazzi si trovavano in macchina, quando hanno dovuto fermarsi dinanzi alla paletta di una coppia di agenti. Era in corso un servizio antidroga finalizzato all’identificazione di spacciatori e assuntori di stupefacenti, quindi è scattata la perquisizione del veicolo. I poliziotti non hanno scoperto a bordo alcuna sostanza illegale, ma in compenso si sono ritrovati fra le mani – con grande stupore – il registro di classe, per l’esattezza una quarta superiore. Grazie all’intestazione sulla copertina, è stato possibile risalire all’istituto e contattare la dirigente. Quest’ultima ha spiegato che sì, il registro era scomparso da qualche giorno, ma lei non aveva ancora sporto denuncia perché sperava di ritrovarlo al più presto.
LA PENA – I colpevoli hanno ammesso il misfatto, facendo l’aria da cucciolotti pentiti e spiegando l’intenzione di far sparire le note in condotta. Il registro è tornato al suo posto, ma adesso sarà avviato un procedimento penale: in cosa consisterà la punizione ancora non è dato sapere, ma di certo non la passeranno liscia. Insomma, meglio non seguire il loro esempio…